La Stampa 22.11.17
Sindone, quest’estate a Torino visita straordinaria per i giovani
L'arcivescovo Nosiglia: “Un segno di speranza”
di Maria Teresa Martinengo
A
Torino, il prossimo 10 agosto sarà un giorno eccezionale: a poco più di
due anni dalla chiusura dell’Ostensione 2015, la Sindone sarà
nuovamente esposta, ma rimanendo nella cappella della Cattedrale dove è
conservata, sotto la tribuna reale. All’evento potranno partecipare
diverse migliaia di pellegrini, comunque «privilegiati»: i giovani del
Piemonte e della Valle d’Aosta che la sera stessa partiranno per Roma
per l’incontro dei giovani di tutte le diocesi italiane con Papa
Francesco. Due i momenti: la veglia di sabato 11 e la Messa di domenica
12, oceanico appuntamento che si tiene in vista del Sinodo dei vescovi
sui giovani, in autunno.
L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare
Nosiglia, custode pontificio della Sindone, ieri ha presentato
l’iniziativa, concessa in via straordinaria dalla Santa Sede: «Faremo in
modo - ha detto, sorridendo - che tutti i partecipanti al
pellegrinaggio, ma solo loro, possano fare questa visita contemplativa.
Se i giovani prenotati saranno tanti? Un giorno ha 24 ore... Speriamo
che siano tanti, anche se agosto è il mese delle vacanze».
La
«contemplazione» - l’arcivescovo non vuole definirla «ostensione» - di
un giorno arriverà a conclusione del cammino verso il Sinodo all’insegna
del motto «L’Amore lasci il Segno», una grande occasione di meditazione
e di preghiera per i giovani dai 16 ai 30 anni delle 17 Diocesi del
Piemonte e della Valle d’Aosta, ma anche, se vorranno, per altri
provenienti da altre regioni. Il programma dei vari appuntamenti si sta
definendo, ma fin da ora alcuni punti sono fissati: il 9 agosto i
giovani saranno alla Reggia di Venaria, il 10 in visita a Torino sulle
orme dei Santi Sociali, nel pomeriggio e nella sera del 10 verranno
accolti in Duomo dove avranno l’opportunità di fermarsi in preghiera di
fronte alla Sindone. Nella notte di San Lorenzo, poi, il pellegrinaggio
proseguirà verso Roma.
I discepoli
Il collegamento tra i
giovani e la Sindone, Nosiglia l’ha spiegato ricordando il primo
capitolo del Vangelo di Giovanni, quando Giovanni incontra Gesù insieme
ad Andrea. «Incontrare Gesù riconosciuto come Messia e Salvatore. Questo
discepolo amato - ha detto l’arcivescovo - è lo stesso che lo
accompagnerà sotto la croce, unico tra gli altri discepoli, fino alla
morte, e ne constaterà poi la risurrezione. Dunque questo giovane
discepolo è modello ed esempio per ogni giovane nel cercare e incontrare
il Signore e diventare suo annunciatore presso amici e coetanei».
Ancora: «Per noi questa vicenda costituisce un richiamo esplicito
all’Amore più grande, al mistero della salvezza incarnata da Gesù,
alla speranza. La Sindone è segno di quell’amore, l’impronta visibile
che conserviamo qui a Torino e che Papa Francesco due anni fa ha
accarezzato».
Il direttore della Pastorale Giovanile della
Diocesi, don Luca Ramello, ha ricordato che «inviti speciali saranno
rivolti ai giovani delle Diocesi conosciute in occasioni particolari di
gemellaggi, soprattutto di Francia, Spagna e Polonia. La venerazione
della Sindone sarà possibile unicamente ai giovani - e ai loro
accompagnatori - che parteciperanno almeno ad una parte del cammino.
L’iscrizione è obbligatoria e sarà possibile a partire dalle prossime
settimane. Sarà favorita la partecipazione dei giovani con disabilità o
ammalati». Già oggi informazioni sul pellegrinaggio sono disponibili sul
sito www.sinodo2018.it, mentre la mail a cui scrivere è
info@sinodo2018.it