giovedì 16 novembre 2017

La Stampa 16.11.17
Il popolo di centrosinistra chiede unità
E Grasso insidia Renzi come leader
Il sondaggio di Piepoli: due elettori su tre a favore della coalizione
di Nicola Piepoli

Nella direzione del Partito democratico si è aperto il tema delle alleanze in vista delle elezioni del prossimo anno. Renzi ha proposto, a determinate condizioni, un’intesa con i fuoriusciti dal Pd, quelli che se ne sono andati per formare nuovi soggetti politici, tra cui Mdp.
La relazione del segretario ha posto così al centro della discussione il tema delle alleanze: dobbiamo combattere insieme ad altri soggetti di sinistra nella prossima tornata elettorale? La risposta del partito è stata favorevole. E rispecchia il sentore dell’opinione pubblica italiana: secondo il sondaggio realizzato per La Stampa, infatti, due elettori del centrosinistra su tre concordano sul fatto che allearsi farà bene in termini di risultati. Il messaggio unitario di Renzi è piaciuto al 34% degli italiani; una percentuale che cresce, appunto, al 66% tra gli elettori del centro-sinistra. Le aeree di incertezza, ovviamente, sono più presenti tra gli elettori di destra alle quali non importa molto il futuro politico del Pd e della sinistra in generale.
Per quanto riguarda il tema della leadership, cioè la discussione su chi dovrebbe guidare un’eventuale sinistra unita, emergono due nomi: da un lato quello di Renzi, il segretario in carica e vincitore delle ultime primarie Pd, dall’altro quello di Grasso, il presidente del Senato, che ha da poco deciso di abbandonare il partito. Alla precisa domanda («chi potrebbe essere il leader della coalizione?») Renzi e Grasso sono appaiati al 17% tra gli elettori del centrosinistra. E anche se si considera tutto il campione elettorale la sfida resta tra loro due.
Tra le dichiarazioni non del tutto in sintonia con l’opinione pubblica colpisce l’affermazione di Renzi di «essere più in sintonia con gli scissionisti che con gli avversari storici, visto che con i primi il Pd governa in 14 Regioni». Su questa parte della relazione solo la minoranza dei simpatizzanti del centrosinistra da la propria approvazione mentre gli altri italiani se ne fregano.
L’opionione pubblica, in generale, dimostra comunque sintomi di disorientamento. Quest’ultimo si è manifestato quando è stato chiesto agli intervistati a quale delle due parti, tra il Pd o il resto della sinistra, si sentissero più vicini e quale delle due parti ha più probabilità di vincere. Dalla risposte emerge che non vincerà nessuno delle due parti e che, di conseguenza, saranno altre forze a imporsi.
Passando ad altri argomenti risulta privilegiata la posizione del ministro Minniti che, nella sua difesa dello Ius soli, è riuscito a ottenere l’approvazione non solo del centrosinistra ma anche da parte di elettori di centrodestra
E infine, un confronto: quasi in contemporanea alla direzione del Pd c’è stata la partita di ritorno dell’Italia per le qualificazioni ai Mondiali. La gara ha raccolto in termini di popolarità tre volte quella ricevuta dalla politica. Quindi il calcio batte la politica in termini di attrazione con un secco 3-1.