La Stampa 15.11.17
“Da mesi lo denunciamo
Si sta scendendo a patti con dei veri criminali”
di Fabio Albanese
«Purtroppo
niente di nuovo. Ma è vergognoso che debba arrivare una denuncia
dall’altra parte del mondo perché se ne parli». Riccardo Gatti è il capo
missione della Ong spagnola Proactiva Open Arms, una delle cinque
rimaste a presidiare il Mediterraneo centrale e a soccorrere i migranti
che partono dalla Libia.
Cosa racconta quel filmato della Cnn?
«Racconta
cose che denunciamo da tempo, che apprendiamo dai migranti che
soccorriamo o che vediamo con i nostri occhi. La situazione in Libia è
grave ma la politica in Europa e in Italia continua a lanciare messaggi
rassicuranti che non corrispondono alla realtà».
Qual è la realtà?
«La
realtà è che si stanno facendo accordi con criminali e gente senza
scrupoli; e invece di aiutare i migranti e i rifugiati a scappare da
quell’inferno, aiutiamo questa gente a riportarli nei campi di
detenzione, in condizioni terribili».
Che notizie avete della situazione attuale in quei campi?
«C’è
un recente rapporto di Oxfam secondo cui il 100 per cento delle donne è
stato ripetutamente violentato, il 74% dei reclusi ha assistito a
omicidi e torture, l’84% ha subito trattamenti inumani e torture. Sono
senz’acqua, senza cibo, senza medicine. E noi istruiamo la guardia
costiera libica a riportarli indietro, con le motovedette date
dall’Italia. Si sta dando potere a chi non è capace di soccorrere».
Ieri
l’Onu ha detto che il patto di Ue e Italia con la Libia è disumano.
Dopo aver visto il filmato della Cnn, il presidente del Parlamento
europeo Tajani ha detto che una missione di europarlamentari per la
Libia è imminente. Qualcosa si muove?
«Che la situazione sia grave
lo ripetiamo da mesi, inascoltati. Poi però se la Cnn fa vedere le
immagini di una vendita di schiavi a 20 minuti di auto da Tripoli,
finalmente se ne accorgono. Ho sempre in testa quello che dicono le
persone che salviamo in mare: la Libia è un inferno. Ed è per questo che
bisogna agire, e presto».