domenica 19 novembre 2017

internazionale 11.18.2017
La settimana
Casa
di Giovanni De Mauro


Il documentario Processo per stupro, di cui si parlava qualche settimana fa, ha una storia che merita di essere raccontata. Siamo nel 1978. Alla radio si ascolta Una donna per amico di Lucio Battisti e Triangolo di Renato Zero. In libreria esce Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino. Al cinema danno Ecce bombo e Grease. Al governo c’è Giulio Andreotti. Il campionato lo vince la Juventus. Il referendum che chiedeva l’abrogazione del divorzio è stato respinto appena quattro anni prima. Nell’aprile del 1978 c’è un convegno sulla violenza sessuale organizzato dalla Casa delle donne di Roma, che all’epoca si trovava in via del Governo vecchio. Nasce lì l’idea di proporre alla Rai di ilmare un processo per stupro. Massimo Fichera, direttore della seconda rete, accetta e, un anno dopo, alle 22 del 26 aprile del 1979 il documentario diretto da Loredana Dordi va in onda. Racconta il processo contro quattro uomini accusati di aver violentato a Nettuno una ragazza di diciott’anni, Fiorella, dopo averla invitata a discutere una proposta di lavoro per un posto di segretaria. Nell’arringa conclusiva Tina Lagostena Bassi osserva come le donne iniscano sempre per diventare le vere imputate, costrette a difendersi dalle accuse di chi le ha violentate (“Vi siete messe voi in questa situazione. Se questa ragazza fosse stata a casa, se l’avessero tenuta presso il caminetto, non si sarebbe veriicato niente”, dice uno degli avvocati difensori). Il documentario fu visto da più di tre milioni di persone. “Gli italiani hanno capito che cosa è uno stupro”, scriverà in prima pagina il Corriere della Sera. Replicato a ottobre in prima serata, fu visto da nove milioni di persone. Vale la pena di cercarlo su YouTube, perché è un documento straordinario, che testimonia tra l’altro il coraggio e la vitalità della Rai di quegli anni. Oggi la Casa delle donne di Roma rischia di chiudere. E a deciderlo potrebbe essere la prima amministrazione cittadina guidata da una donna.