Il manifesto 9.11.17
Internazionale
Riscossa dem nel voto locale, De Blasio a valanga
Stati
uniti. Il sindaco di New York riconfermato, guida la rivincita
elettorale: ora politiche ancora più di sinistra. Repubblicani battuti
praticamente ovunque. Governatori, sindaci, referendum, procuratori...
Nel bottino anche due seggi statali nella super conservatrice Georgia.
Vincenti ben oltre le previsioni, i democratici rovinano il primo
"compleanno" dell’amministarzione Trump
di Marina Catucci
NEW
YORK A un anno esatto dall’elezione di Trump, che si è portato a casa
la presidenza grazie a un sistema elettorale che lo ha eletto nonostante
i 3 milioni di voti in meno rispetto alla sfidante Hillary Clinton, gli
Stati uniti sono tornati a votare per le amministrazioni locali,
cambiando drasticamente rotta. È il primo test elettorale dal quale
Trump e i repubblicani escono malamente sconfitti, mentre i democratici
hanno vinto oltre le più rosee previsioni.
SI VOTAVA PER
GOVERNATORI, sindaci, qualche referendum, qualche procuratore e non ci
si aspettava che i democratici vincessero praticamente ovunque, inclusi
due seggi statali in Georgia, stato tradizionalmente super conservatore.
La
rielezione del sindaco socialista di New York, Bill De Blasio, come
quella di Martin J. Walsh a sindaco democratico di Boston, erano
scontate, anche se è la prima volta dopo oltre 30 anni che un sindaco
democratico nella grande mela viene eletto due volte di seguito; De
Blasio ha vinto con il 79% nel Bronx e assestandosi ovunque sul 72%. Ha
vinto tassando i ricchi, costruendo asili gratuiti, case a prezzo
calmierato, istituendo assistenza legale gratuita per gli immigrati:
sono state proprio le minoranze, il punto di forza di De Blasio e della
sua campagna, sostenuta da due dei principali sindacati americani.
DAL
PALCO DELLA VITTORIA elettorale il neo rieletto sindaco ha promesso una
svolta ancora più a sinistra e opposta a Trump, con tasse più alte per i
super ricchi in modo da costruire una città più equa.
Più in
bilico l’elezione del nuovo governatore della Virginia, il cui risultato
era il più importante di questa tornata, in quanto la gara tra il
democratico Ralph Northam e il repubblicano Ed Gillespie era talmente
sul filo da far estremizzare le posizioni di entrambi, in special modo
quelle di Gillespie che ha però perso (45,1% contro il 53,7% di
Northam).
Vittoria anche in New Jersey con il 56% dell’ex
banchiere di Wall Street, Philip D. Murphy, che ha convinto gli elettori
con un programma inaspettato per un candidato dell’establishment:
difesa degli immigrati, salario minimo a 15 dollari l’ora,
legalizzazione della marijuana, difesa dell’ambiente, controllo delle
armi.
MA LA VERA SPINTA ARRIVA dalle miriadi di piccole
amministrazioni locali dove c’è stata una pioggia di voti di vera
sinistra. In Virginia i democratici al Congresso locale hanno battuto
tutti i candidati repubblicani non solo con uomini di partito ma con
molti giovani attivisti sandersiani o addirittura dichiaratamente
socialisti; nuovi membri del Congresso sono donne afroamericane; per la
prima volta è stata eletta una donna ispanica, e la 33enne Danica Roem
sarà la prima deputata statale transgender della Virginia, avendo
sconfitto il 73enne Bob Marshall, famoso proprio per la sua lotta volta
ad impedire ai i transgender di usare i bagni del genere in cui si
riconoscono.
LA CITTÀ DI HOBOKEN in New Jersey ha eletto per la
prima volta un sindaco indiano Sikh, Ravi Bhalla; il bianchissimio
Montana ha per la prima volta un sindaco afroamericano, Wilmot Collins, a
Helena; a Charlotte, North Carolina, dove tre mesi fa il Kkk faceva
fiaccolate, è stata eletto sindaco la prima donna afroamericana, Vi
Lyles. A Somerville in Massachusetts tutti i 7 candidati di Sanders al
consiglio comunale hanno vinto battendo i repubblicani. E come nuovo
procuratore distrettuale di Philadelphia hanno eletto Larry Krasner,
noto per il suo supporto a Black Lives Matter.
TRAMITE REFERENDUM
il Maine ha approvato l’estensione del programma governativo di
copertura sanitaria destinato alle persone più povere, il Medicaid,
riaffermando uno dei punti più importanti della riforma sanitaria di
Obama, che a causa di una sentenza della Corte Suprema è opzionale per i
singoli stati. Il governatore repubblicano del Maine, Paul LePage, si è
sempre opposto, ma in questo referendum i favorevoli all’estensione
hanno vinto, e quindi altre 89m ila persone in quello Stato usuifriranno
del programma sanitario governativo e gratuito.
LA VICENDA più
tristemente bella in questa profusione di piccole storie americane di
svolta a sinistra arriva dalla Virginia, dove il democratico Chris
Hurst, un ex giornalista televisivo, ha corso con i democratici e ha
vinto; si era molto parlato di lui nel 2015 quando la sua fidanzata e
collega, insieme al loro amico cameraman, erano stati uccisi a colpi di
pistola mentre stavano lavorando, poche settimane prima del matrimonio
dei due giornalisti.
Da quel giorno Hurst si è battuto per una
politica di controllo delle armi, ed è stato eletto dopo una lunga
campagna elettorale incentrata sul gun control. Ora Hurst potrá portare
questa lotta dentro la Camera dei deputati della Virginia.