il manifesto 4.11.17
Storico all’Anpi: una donna, non partigiana, presidente
Un
cambio storico alla guida dell’Anpi. Carlo Smuraglia, 94 anni, che da
oltre sei anni guidava l’Associazione nazionale partigiani, lascia la
presidenza come aveva già annunciato all’ultimo congresso del 2016. Al
suo posto il comitato nazionale ha eletto all’unanimità Carla Nespolo,
dal 2011 una dei vicepresidenti nazionali dell’Anpi.
Per la prima
volta nella sua storia di oltre settant’anni, l’associazione dei
partigiani elegge così alla guida una donna. E per la prima volta si
tratta anche di una non partigiana, dopo che dal 2006 lo statuto
dell’associazione prevede la possibilità di iscrivere i non combattenti.
Che sono ormai numerosissimi, ben rappresentati nel comitato nazionale.
Ma il fatto che a guidare l’associazione sia una non partigiana è un
passaggio storico.
Nata a Novara nel 1943, Carla Nespolo è stata
la prima parlamentare piemontese del partito comunista. È stata deputata
per due legislature (dal 1976) e poi senatrice per altre due (dal
1983). Laureata in pedagogia, insegnante, in parlamento si è occupata
principalmente di istruzione. È stata la relatrice per la riforma della
scuola secondaria superiore. Ma si è occupata anche della questione
femminile ed è stata nella commissione speciale per la legge di parità
uomo-donna nel lavoro. Dal 2014 è la presidente dell’Istituto per la
storia della Resistenza in provincia di Alessandria.
A Carlo
Smuraglia è stato eletto all’unanimità presidente onorario dell’Anpi
«affinché continui una proficua collaborazione con particolare
riferimento ai temi dell’attuazione della Costituzione, all’impegno
antifascista e alla realizzazione del protocollo tra l’Anpi e il
ministero dell’Istruzione».