il manifesto 2.11.17
Bassolino lascia il Pd: «Serve una casa comune della sinistra»
di Adriana Pollice
Lo
strappo, atteso almeno da un anno, alla fine è arrivato: Antonio
Bassolino, ex sindaco di Napoli ed ex governatore campano, uno dei
fondatori del Pd, ieri ha annunciato il suo addio ai dem: «Non ho
rinnovato la tessera e dunque per la prima volta mi ritrovo senza un
partito. Ma sono da sempre una persona di sinistra, spero che si possa
costruire una casa comune della sinistra e un nuovo e largo
centrosinistra».
Dal 2010, anno in cui ha lasciato la guida della
regione, si era ritagliato uno spazio all’interno della Fondazione Sudd:
nelle stanze di corso Umberto aveva ospitato alcuni dei suoi pupilli al
tempo in cui era il padrone indiscusso del Pd in città, l’eurodeputato
Andrea Cozzolino e la parlamentare Valeria Valente. Il ritorno sulla
scena nel 2016, alle primarie per la scelta del candidato Pd a sindaco
di Napoli: in quella tornata si è consumato lo scontro che ha portato
all’addio. Contro di lui corsero Marco Sarracino e Valente. La scelta di
quest’ultima di schierarsi contro il suo mentore, le immagini di
Fanpage che mostravano i galoppini ai seggi distribuire euro per la
«candidata femmina», fino alla decisone del partito di ratificare la
vittoria di Valente contro Bassolino avevano aperto la crepa divenuta
rottura definitiva.
Anche la freddezza del Nazareno ha provocato
l’addio. Più volte Bassolino aveva ricordato a Renzi di averlo votato,
per poi marcare la distanza dalle sue scelte una volta diventato
premier: «Renzi non è più Renzi» era lo slogan più volte ripetuto. A
settembre Bassolino è stato uno tra gli ospite più coccolati della Festa
di Mdp a Napoli («Qui c’è il mio mondo, vi conosco uno ad uno») e da lì
l’interlocuzione con i vertici di Articolo 1 è stata costante. Per
Bassolino la mozione Pd su Bankitalia è stata «una pazzia politica» e il
varo del Rosatellum con i voti di fiducia «un grave errore
politico-istituzionale». Non è andato alla Conferenza programmatica del
Pd a Pietrarsa ma aveva partecipato alla manifestazione di Pisapia a
Roma. Alla festa di Mdp spiegò: «Voglio dare una mano a costruire un
nuovo centrosinistra. Speranza e gli altri sono stati bravi a
organizzare questa festa. Il Pd non fa nulla, loro stanno facendo
politica».
L’approdo finale dell’ex governatore probabilmente
verrà deciso dopo le elezioni siciliane, quando il quadro a sinistra
sarà un po’ più chiaro. Intanto da Articolo 1 si fa sentire Arturo
Scotto: «La sua scelta merita rispetto e affetto. Per Mdp Bassolino è un
interlocutore fondamentale a Napoli come in Italia».