il manifesto 10.11.17
Oggi sciopero generale per i sindacati di base
Domani manifestazione nazionale a Roma. Usb, Cobas e Unicobas scendono in piazza contro la manovra del governo
di M. Fr.
Oggi
giornata di sciopero generale per i sindacati di base. Nelle loro varie
articolazioni e definizioni – Usb, Cobas e Unicobas – iniziano una due
giorni di lotta in vista della manifestazione nazionale di domani
pomeriggio a Roma (concentramento ore 14 a piazza Vittorio e corteo fino
a piazza Madonna di Loreto). Nell’appello sottoscritto anche da
Rifondazione comunista si legge: «Mentre i governanti annunciano
trionfanti la ripresa, dilagano i licenziamenti, la precarietà, lo
sfruttamento e la povertà. Mentre i governanti ci dicono che non ci sono
soldi per le pensioni, la sanità, la scuola, i contratti di lavoro;
alle banche, alle multinazionali, ai ricchi vengono donati miliardi e
miliardi di danaro pubblico. Mentre i governanti parlano di diritti e
libertà, i principali diritti sociali affermati dalla nostra
Costituzione vengono stracciati».
Allo sciopero di oggi – che
verosimilmente bloccherà il trasporto pubblico con orari diversi in
molte città – partecipano anche i Cobas nei comparti scuola, trasporti,
la sanità, pubblico impiego e lavoro privato contro le politiche
economiche e sociali del governo e la sua finanziaria. Manifestazioni in
molte città, a Roma al ministrero dell’Istruzione (ore 9.30) e al
Parlamento (ore 11.30).
Nella scuola, «lo sciopero si oppone alle
intollerabili proposte governative che prevedono per docenti e personale
Ata, dopo 10 anni di blocco contrattuale, un’elemosina di 50 euro
mensili, mentre per i presidi un aumento di 500 euro, sancendo così il
loro ruolo “padronale” che dà luogo a soprusi continui verso chi non si
piega alle logiche aziendalistiche». Sciopero anche «contro l’obbligo
assurdo di 400/200 ore di alternanza scuola-lavoro, grottesca forma di
addestramento al lavoro gratuito; contro i quiz Invalsi e la chiamata
diretta e i “bonus” decisi dai dirigenti per formare una “corte” di
succubi; per aumenti che recuperino almeno il 20% di salario perso
nell’ultimo decennio».
Scioperano oggi anche la Clap (Camere del
lavoro autonomo e precario). La Rete “La Salute non si appalta” sarà in
presidio sotto il Ministero della Salute (a Trastevere a Roma) a partire
dalle ore 9 per chiedere lo stop alle esternalizzazioni nel sistema
sanitario nazionale.