Il Fatto 30.11.17
Scalfari
La giravolta del fondatore
“A
chi affiderei il governo del Paese, dovendo scegliere tra Berlusconi e
Di Maio? Sceglierei Berlusconi”. Dopo trent’anni di corsivi critici e
battaglie politiche, il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari ha
cambiato idea sull’ex premier. “Il populismo di Berlusconi – ha spiegato
Scalfari, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì – ha una sua sostanza”.
In
due articoli successivi all’intervista su La7, Scalfari ha sviluppato
il suo ragionamento. E ha aggiunto: “Berlusconi non l’ho mai votato e
ovviamente non lo voterò mai”. Ma ha mantenuto il punto: ritiene il
leader di Forza Italia – pregiudicato e più volte capo del governo nel
ventennio iniziato nel ‘94 – preferibile alla minaccia del Movimento 5
Stelle.
Martedì sera Scalfari è stato nuovamente intervistato da
Floris su La7. Ha ribadito: “Tra Berlusconi e Di Maio è un fatto di
governabilità, questa è la politica. La politica non è un fatto morale.
Non lo dico io, l’ha detto Aristotele e prima ancora di Aristotele l’ha
detto Platone”.
E sull’ex premier, ha sentenziato: “Berlusconi è
adeguato alla cosa pubblica. Sotto il suo governo le cose sono andate
più o meno come sotto tutti gli altri governi. Solo il primo governo
Prodi lo ha superato largamente”.