Il Fatto 17.11.17
“Nessun contatto tra vertici della banca e massoneria”
Non
è emerso alcun tipo di contatto “dei vertici di Mps con organizzazioni
segrete, come la massoneria, nella vicenda dell’acquisizione Antonveneta
o in altri aspetti della crisi della banca”. Così ieri il pm di Siena
Antonino Nastasi ha risposto a una domanda in Commissione d’inchiesta
sulle banche dove è stato sentito insieme al procuratore capo, Salvatore
Vitello. Nastasi era uno dei tre pm titolari del fascicolo sulla crisi
della banca insieme a Giuseppe Grosso e Aldo Natalini. Nel corso
dell’audizione Nastasi ha detto inoltre che dalle indagini non è emerso
nulla di penalmente rilevante nei rapporti fra la comunità locale,
quindi la politica, Mps e la Fondazione Mps. Il magistrato ha voluto poi
sottolineare quanto “leale, proficua e approfondita” sia stata la
collaborazione con gli organismi di vigilanza. “Chiedemmo alla Banca
d’Italia di trasmettere tutta la documentazione relativa
all’acquisizione di Banca Antonveneta dal 2007 fino a ottobre 2008 e ci
trasmise tutto”. Dichiarazione che ha strappato qualche sorriso ironico
ad alcuni dei membri della commissione d’inchiesta. Cosa avrebbe dovuto
fare, Bankitalia?