venerdì 10 novembre 2017

Il Fatto 10.11.17
Minorenne denuncia violenza sessuale. Il parroco di Bologna: “Eri ubriaca, te lo meriti”
Don Lorenzo su Facebook: “Nessuna pietà se vai con un maghrebino
di Sarah Buono

“Tesoro se ti ubriachi da far schifo e ti allontani con un maghrebino, notoriamente veri gentlemen, svegliarti seminuda è il minimo che potesse accaderti”. Appare sempre più sbiadito il ricordo di Don Camillo in Emilia se per don Lorenzo Guidotti quella minorenne che venerdì scorso ha denunciato alla polizia di essere stata violentata in un vagone della stazione non merita nessuna pietà. “Se nuoti nella vasca dei piranha non puoi lamentarti se quando esci ti manca un arto, mi sembra di sognare! Dovrei provare pietà? No, non la provo per chi vive da barbara con i barbari e poi si lamenta perché scopre di non essere oggetto di modi civili. Chi sceglie la cultura dello sballo lascia che si ‘divertano’ anche gli altri”.
Sacerdote di una parrocchia della periferia di Bologna, sempre in prima linea per i poveri e ratzingeriano di ferro, “l’unico Vicario di Cristo su cui hanno gettato più merda è Cristo stesso, Pio XII santo subito!”. Il Don è noto per uno stile molto informale, dalla passione per le felpe con cappuccio, l’ultima con la scritta “sono un bimbo di Dio, un soldato di Cristo”, ai manifesti “Jesus needs you” (Gesù ha bisogno di te) con tanto di dito puntato del Salvatore in puro stile americano. Da tempo sul proprio profilo Facebook il sacerdote commenta, in libertà, le notizie del giorno scagliando la propria ira contro svariati soggetti come la scienza, “nulla è più evanescente, vago e assolutamente temporaneo e opinabile quanto uno studio sientifico?”. O la Francia “laicista che possa sprofondare con Sodoma e Gomorra”. Non mancano battutacce su Laura Boldrini, presidentessa della Camera, definita “la maestrina, anche un orango svolgerebbe con più dignità il suo ruolo” e Rosy Bindi “certo che piuttosto che andar con lei, mi sposo con Vladimir Luxuria”. Accortosi del clamore mediatico Don Lorenzo ha tentato, con risultati discutibili, di fare marcia indetro: “Ho usato parole imprudenti, ma il mio era un attacco alla cultura dello sballo. Vogliamo aspettare la seconda vittima? Io no. Non ce l’ho con i migranti ma con chi agevola l’onda migratoria e magari dà dello xenofobo a chi ha un pensiero più leggermente articolato del fare entrare tutti”. Giustificazioni seguite da altre scuse causate forse dalla dura presa di posizione della Curia felsina: “Sono opinioni sue personali, che non riflettono in alcun modo il pensiero e la valutazione della Chiesa, che condanna ogni tipo di violenza”.
In quella che un tempo veniva definita la rossa Emilia manco più Peppone però se la passa benissimo. Nel piccolo comune di Sant’Agata Bolognese, paese della Lamborghini, ieri sera il sindaco di centrodestra Giuseppe Vicinelli ha presentato l’Assessorato alla Vita, il primo in tutta Italia. Campagna informativa contro l’aborto e iniziative di aiuto concreto come il progetto Gemma che prevede un aiuto di 180 euro al mese per due anni per le neomamme in difficoltà economica che abbiano rinunciato ad abortire e dal 2018 ai nuovi nati un pacco regalo.