giovedì 9 novembre 2017

Corriere 9.11.17
Rizzolatti
Il Nobel della ricerca lombarda al padre dei neuroni specchio
di Alessio Ribaudo

Nella giornata dedicata a Umberto Veronesi un milione di euro a Rizzolatti
Milano Un inno alla vita e come migliorarne la qualità grazie alla ricerca scientifica. È stato questo il tema conduttore della «Giornata della Ricerca», istituita dalla Regione Lombardia, che è stata dedicata alla memoria dell’oncologo Umberto Veronesi.
A dare il benvenuto al pubblico del teatro «Alla Scala» sono state le note suonate dallo Stradivari di Lena Yokoyama e del pianoforte di Giovanni Allevi che ha sottolineato come «sia nella musica sia nella ricerca i risultati migliori si raggiungono insieme». Lavoro di squadra che era amato da Veronesi, l’uomo che ha contribuito in modo determinante alla lotta contro il cancro e ridato speranza e dignità ai malati. «Mio papà si metteva continuamente in discussione — ha detto il figlio Paolo, presidente dell’omonima Fondazione — e nessuno meglio di lui ci ha insegnato a guardare sempre oltre, avendo come faro che la ricerca deve avere sempre un fine preciso».
Durante l’evento, condotto dalla giornalista e scrittrice Eliana Liotta, è stato consegnato il premio «Lombardia è ricerca» al neuroscienziato Giacomo Rizzolatti che dirige l’Unità di Ricerca del Cnr dell’Istituto di Neuroscienze presso l’Università di Parma. Il riconoscimento, valore un milione di euro, è stato assegnato da una giuria composta da 14 scienziati italiani d’eccellenza, che ha selezionato i candidati dalla lista «Top Italian Scientists».
Nel 1992, Rizzolatti con il suo team studiando il cervello delle scimmie ha scoperto i neuroni specchio: chiamati così per la loro capacità di fare ripetere un’azione (o vivere un’emozione) che si è appena vista compiere.
«La scoperta — ha motivato la giuria — ha contribuito profondamente alla comprensione del funzionamento del nostro sistema nervoso centrale e ha avuto un impatto trasversale che va dalla Psicologia alla Neurologia, alla Robotica, alla comprensione del nostro comportamento sociale come essere umani».
La cerimonia di premiazione è stata introdotta dal direttore del Corriere , Luciano Fontana, mentre la pergamena è stata consegnata dall’assessore regionale Luca Del Gobbo e dal governatore Roberto Maroni. Il 70 per cento del corposo assegno «staccato» dalla Regione, su indicazione della stessa, sarà investito in ricerca in Lombardia. Lo scienziato lo destinerà al Centro di chirurgia dell’epilessia dell’ospedale «Niguarda» di Milano. «Credo che investirò quasi tutto in borse di studio e post doc — ha spiegato Rizzolatti — per incrementare la forza lavoro».
Ospiti della Giornata sono stati anche lo chef Davide Oldani, l’imprenditrice farmaceutica Nathalie Dompé, il sovrintendente del teatro «Alla Scala» Alexander Pereira e il presentatore Gerry Scotti. Il volto televisivo ha emozionato il pubblico raccontando che sostiene ogni anno quattro borse di studio per giovani ricercatori dell’Humanitas di Milano. A oggi grazie a lui sono stati in 28 quelli che hanno potuto lavorare in Italia senza essere costretti a emigrare all’estero. «Addirittura — ha aggiunto Scotti — abbiamo anche attirato in Italia ricercatori giapponesi e statunitensi».
«Mi auguro — ha concluso Maroni — che questa vocazione della Lombardia e di Milano di essere capitale europea delle scienze della vita sia riconosciuta anche a Bruxelles per assegnarci la sede dell’Agenzia europea del farmaco».