Corriere 17.11.17
Domande & risposte
Qual è la differenza rispetto all’eutanasia e cosa significa sedazione profonda
di Margherita De Bac
ROMA
E ora «riflettere e agire», come dice il ministro dell’Agricoltura,
Maurizio Martina, o «riflettere con prudenza», come chiedono i
centristi? Approvare subito la legge sul fine-vita, come chiedono i M5S e
la sinistra, da Rosy Bindi a Nicola Fratoianni (SI)? O ascoltare
l’appello del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che dice «la
legge va cambiata»? L’invito alla «saggezza» contro l’accanimento
terapeutico, formulato ieri da papa Francesco, ha riacceso lo scontro
sulla norma per il biotestamento. Con un dibattito a parti rovesciate.
In cui i laici, Radicali di Riccardo Magi in testa, plaudono alla
«grandezza del Pontefice», mentre i cattolici, Ap e dintorni, invitano a
interpretare bene le sue parole. E in cui i senatori a vita Mario
Monti, Renzo Piano e i Nobel Elena Cattaneo e Carlo Rubbia, incitano a
«inserire nell’agenda politica la necessità di dare certezza alle scelte
di fine vita», mentre Silvio Berlusconi, si dice «contrario alla legge
sul biotestamento». E dunque? Quanto l’appello del Papa influirà
sull’iter della norma? Pronta per essere discussa al Senato, aspetta
solo la calendarizzazione in Aula, che potrebbe arrivare già nella prima
riunione dei capigruppo disponibile appena approvata la manovra, vale a
dire ai primi di dicembre. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si
era già detto favorevole. «Sarebbe gravissimo se il ddl non fosse
approvato prima della fine della legislatura», aveva affermato in
risposta alla lettera-appello di Michele Gesualdi, l’allievo di don
Milani, che, da malato trasformato dalla Sla in uno «scheletro immerso
in una colata di cemento», scriveva: «C’è chi sostiene che rifiutare
interventi invasivi sia un’offesa a Dio. Ma accettare il martirio del
corpo della persona malata quando non c’è nessuna speranza né di
guarigione né di miglioramento, può essere percepita come una sfida a
Dio». I Radicali sperano che sia la volta giusta. E vanno oltre. Per
Marco Cappato «dal Papa viene un segnale di apertura», anche
sull’eutanasia. Luigi Di Maio parla di «diritto sacrosanto». Dal Pd di
Matteo Renzi, arriva l’invito del ministro Martina ad «agire». E boatos
di tentativi di accordo con Mdp, almeno su questo. Ma per Roccella e
Quagliariello (Idea) «la legge va contro le parole del Papa». E Binetti
(Udc) stigmatizza il tentativo di «manipolarle» per piegarle a un «sì»
alla legge che, avverte, «manca del principio della proporzionalità e
mortifica la libertà del medico». La Lorenzin, alla ricerca di «un punto
di equilibrio tra curare le persone fin quando è possibile e
rispettarne la volontà», chiede la modifica del ddl. Non essendoci più i
tempi tecnici per il doppio passaggio parlamentare, questo
significherebbe non poterlo più approvare .