Repubblica 9.10.17
L’esorcismo di massa contro i migranti islamici
Polonia, un milione di fedeli ai confini con il rosario in mano Quattromila aree di preghiera: “Così combattiamo il Male”
di Andrea Tarquini
OLTRE
un milione di fedeli, anziani e giovani, gente di campagna e abitanti
delle grandi città, si sono riuniti in preghiera questo sabato col
rosario lungo tutti i tremilacinquecento chilometri dei confini della
Polonia. «Preghiamo per la pace, e per salvare la Patria e il resto
d’Europa dalla secolarizzazione e soprattutto dall’islamizzazione »,
hanno detto. E questo nel giorno della vergine del Rosario, ma
soprattutto nella ricorrenza dell’anniversario della battaglia navale di
Lepanto, dove nel 1571 «la flotta cattolica sconfisse la ben più
potente flotta musulmana ». Il più grande e importante Paese del
centroest, membro di Ue e Nato, è stato teatro della più massiccia
mobilitazione contro l’immigrazione in Europa di Paesi non cristiani,
sebbene la Polonia sia fuori dalle rotte della grande migrazione, non
ospiti migranti musulmani e rifiuti ogni ricollocamento Ue.
Oltre
trecentoventi chiese sabato erano stracolme di partecipanti
all’iniziativa, svoltasi in almeno quattromila “zone di preghiera” lungo
la frontiera. Persino allo “Chopin international”, il maggior aeroporto
di Varsavia, la folla era tanta che la cappella dell’aerostazione non è
bastata ad accoglierla. Al largo di Danzica pescherecci e piccoli yacht
hanno formato corone unendosi all’azione. «Il rosario è un’arma potente
contro il Male», ha detto padre Pawel Rytel-Andrianik, portavoce della
Conferenza episcopale polacca, che ha organizzato l’enorme raduno
nazionale, il maggiore evento cattolico in Polonia dalle Giornate
mondiali della gioventù.
Diverse aziende statali hanno
sponsorizzato l’azione, e il PiS (Prawo i Sprawiedlywosc, il partito
nazional-conservatore di maggioranza assoluta il cui potente leader
storico Jaroslaw Kaczynski è vicinissimo al popolare premier magiaro
Viktor Orbán) l’ha appoggiata con tutta la sua organizzazione.
L’influente emittente radio integralista Radio Maryja e il suo canale
tv, che di solito censurano Papa Francesco quando parla di riforme della
Chiesa e solidarietà coi migranti, hanno fornito la diretta integrale.
«Preghiamo
perché l’Europa ha bisogno di restare cristiana per salvare la sua
cultura», ha detto l’arcivescovo di Cracovia, Marek Jedroszewski.
Messaggio, un chiaro no all’ondata di migranti nell’Unione. Secondo un
cittadino di Danzica intervistato dal New York Times, «nei secoli
passati gli ottomani ci combattevano, oggi ci minaccia l’Islam, che
porta terrorismo e nemici della nostra fede».
Star dello sport,
vip della tv e dello spettacolo, hanno proclamato la loro adesione
all’iniziativa. Nessuno, negli ambienti episcopali polacchi risulta
abbia fatto notare che il messaggio del raduno anti-islamizzazione non è
conforme all’insegnamento del Santo Padre. Critica, ma poco ascoltata,
l’opposizione secondo cui «è spirito retrogrado».
Fonti
diplomatiche occidentali notano: «La Polonia ha accolto 1,2 milioni di
ucraini in fuga dalla guerra, manodopera low cost, ma nessun profugo
musulmano. Il triste ricordo è l’antisemitismo senza ebrei in casa, che
fu arma di propaganda del leader bolscevico- nazionalista Mieczyslaw
Moczar dopo la dura repressione dei moti studenteschi democratici del
marzo 1968».