Repubblica 18.10.17
“Il pensiero di Xi in Costituzione è un gran balzo preoccupante”
Lo storico Minzner spiega populismo dall’alto e nuovo autoritarismo di Pechino
di A. Aq.
Carl Minzner, esperto di diritto cinese della Fordham University
PECHINO.
«È successo a Mao Zedong, e va bene, e poi a Deng Xiaoping, quando però
era già morto», dice Carl Minzner, il professore della Fordham
Univeristy, New York, tra i più ascoltati esperti di diritto cinese, che
sta per mandare alle stampe con Oxford University il suo Fine di
un’era: come il ritorno dell’autoritarismo in Cina sta minacciando
l’ascesa del Paese.
Finora nella Costituzione è stato iscritto il
pensiero di ogni leader. Perché la preoccupa tanto che al pensiero di Xi
sia legato il suo nome?
«Perché equivale a dare alle sue parole
valore di legge. È un salto di qualità: all’indietro. Che annulla 20, 30
anni di lenta istituzionalizzazione delle norme».
Basta un nome a fare la differenza?
«Che
succede quando Xi fa un discorso che, per esempio, tocca argomenti non
ancora previsti da una legge? Torniamo ai tempi di Mao? Torniamo a
quando il pensiero di un leader valeva più degli sforzi di
sistematizzazione di un gruppo? Quello che Mao diceva al mattino, alla
sera era legge per tutti».
Sta parlando del rischio di una svolta autoritaria.
«Xi
combatte una battaglia, anche giusta, contro i gruppi di interesse.
Occhio però: in tutto il mondo l’allarme scatta quando s’infiamma il
populismo dal basso. In Cina, e anche qui Mao insegna, il rischio è il
populismo dall’alto. Nasce quando i leader combattono, al top, tra di
loro: e per vincere si rivolgono alla base. È successo negli anni ’60
quando Mao chiamò in suo soccorso il popolo. In fondo anche Tiananmen
scoppia quando a litigare è il vertice ».
Xi potrebbe rivolgersi direttamente al popolo?
«È la soluzione turca. Tayyp Erdogan che chiama alla mobilitazione elettorale ».
C’è ancora spazio per la democrazia in Cina?
«Si
chiude ogni giorno di più. La protesta si organizza: ma le
rivendicazioni non hanno più profilo sistemico. L’ambiente, certo: ma
poi? Sarà mica una sfida al potere, stai soltanto protestando per non
avere l’inceneritore sotto casa. Battaglia sacrosanta: ma non proprio la
rivoluzione».
(a. aq.)