lunedì 16 ottobre 2017

Repubblica 16.10.17
Hofer esulta: “Costruiremo una nuova Mitteleuropa”
intervista di T. M.

VIENNA. Norbert Hofer ha sfiorato per un pelo la presidenza della Repubblica, l’anno scorso. Nell’eventualità che il suo partito, la destra nazionalista Fpö, entri nel prossimo governo, Hofer è il candidato più accreditato per il ministero degli Esteri. Oppure potrebbe diventare presidente del Parlamento, secondo alcune indiscrezioni. Figura centrale del partito di Heinz-Christian Strache, intercettato da Repubblica nella sala stampa della Hofburg, Hofer sostiene apertamente che la Fpoe al governo punta a creare una «grande Mitteleuropa».
Hofer, quale sarà la sua priorità, se andrete al governo?
«Vogliamo che si rafforzino gli strumenti per la democrazia diretta, sarà quella la nostra priorità. Più referendum».
C’è il timore che possiate voltare le spalle alla Ue per diventare il quinto anello del quartetto di Visegrad, dei ‘signori no’ dell’Est, Polonia, Ungheria, Cechia e Slovacchia.
«Ciò di cui abbiamo veramente bisogno è il ritorno di una grande e forte Mitteleuropa, dobbiamo guardare anche ad Est. Ovviamente abbiamo anche bisogno di buoni rapporti con la Germania e con la Francia, ma dobbiamo irrobustire questa parte centrale dell’Europa».
A parte la Polonia, sembra la riedizione dell’impero asburgico… E preferirete Budapest a Bruxelles?
«Siamo politici di mondo, dobbiamo parlare con tutti».
In Italia c’è molta preoccupazione per l’eventualità che emergano nuove tensioni al Brennero, dove il governo viennese ha mandato persino dei blindati, nei mesi scorsi.
Con voi al governo la linea sarebbe ancora più dura?
«Anzitutto dobbiamo impegnarci a blindare le frontiere esterne dell’Unione europea. È l’unico modo per garantire Schengen in quelle interne».
C’è ancora il rischio che il suo partito si batta per un referendum per chiedere l’uscita dell’Austria dalla Ue?
«Non discutiamo affatto di questo. Dobbiamo discutere, invece, di come rafforzare questa Ue molto indebolita».
E come si fa?
«Bisogna porsi degli obiettivi economici precisi e battere le diseguaglianze ».
Qual è la vostra posizione su sull’immigrazione?
«Bisogna distinguere tra profughi che hanno veramente bisogno di essere protetti e i migranti economici. Tutto questo va verificato all’origine. I flussi vanno controllati meglio».