domenica 1 ottobre 2017

pagina 99 30.9.2017
Il bello dei viaggi in un neologismo

Avete presente quella sensazione di leggerezza che si prova quando si visita un posto nuovo, quello stato di grazia per cui ogni palazzo, ogni strada, ogni paesaggio, compresi quelli che in fondo non hanno nulla di eccezionale, sembrano avvolti da un particolare fascino? Il professor Liam Heneghan, docente di Scienze dello sviluppo all’università DePaul di Chicago, ha coniato un neologismo per descrivere questo stato d’animo, raccontandone la genesi sul magazine online Aeon. La parola è allokataplixis, crasi tra il suffisso greco allo (“altro”), e kataplektikòs, ( “stupefacente”): l’allokataplixis è la sensazione di meraviglia verso le cose, quando le sperimentiamo in un altrove per noi non abituale. Heneghan spiega di averla più volte testata sui suoi studenti, accompagnandoli in Irlanda, suo Paese d’origine. «Negli ultimi cinque anni ci sono stato ogni estate, sempre con gruppi di ragazzi americani “allokataplixici”», che si sedevano al piano alto del bus, apprezzavano il canto dei gabbiani e la loquacità dei dublinesi, si entusiasmavano persino all’ascolto di «un giovanotto che rappa Kendrik Lamar, anche se è un americano già sentito migliaia di volte». È l’effetto dell’allokataplixi. (gdv)