pagina 99 21.10.2017
Neuroscienze
Ogni sapere ha la sua onda cerebrale
C’è qualche differenza tra imparare ad andare in bicicletta e imparare a giocare a scacchi? Evidentemente sì; adesso è lo studio delle onde cerebrali a confermare che si tratta di due tipologie di apprendimento diverse. Alcuni ricercatori del Mit di Boston hanno verificato che quando gli individui imparano nuove capacità motorie il loro cervello emette frequenze diverse rispetto a quando sono impegnati in attività cognitive complesse, come appunto una partita di scacchi. «Lo studio dei segnali elettrici a livello neuronale potrebbe rivelarsi un valido strumento per analizzare come cambiano i processi di apprendimento nelle persone colpite da malattie come l’Alzheimer, oltre al fatto di aiutare nella loro diagnosi», afferma Earl Miller, professore di neuroscienze al Picower Institute for Learning and Memory. I nuovi studi sulle onde cerebrali hanno portato gli scienziati a individuare due differenti tipologie di apprendimento e di memoria. Quella “esplicita”, in cui il cervello ha piena coscienza del processo di apprendimento ed è in grado di ripercorrerne i passaggi; è il caso degli scacchi. C’è poi la modalità “implicita”, in cui accade il contrario, ossia il cervello non ha piena coscienza di ciò che sta imparando ma in qualche modo costruisce una sorta di “memoria muscolare” che di volta in volta tiene allenata, come quando andiamo in bicicletta. «Ci sono infine azioni», conclude Miller, «in cui le due tipologie di apprendimento coesistono, per esempio quando si suona uno strumento musicale». (ft)