La Stampa 9.10.17
Rosatellum, sondaggisti freddi:
non garantisce la governabilità
Emg: “Anche a chi arriva primo mancano 60 seggi per la maggioranza”
di Alessandro Di Matteo
Alla
Camera può contare su una maggioranza ampia - almeno sulla carta,
perché dovrà superare la prova dei franchi tiratori - ma tra i
sondaggisti e gli esperti di leggi elettorali il “Rosatellum” proprio
non fa breccia. La nuova legge elettorale che si cerca di approvare in
extremis non piace a M5s, Fdi e Mdp, ma nemmeno agli esperti di numeri e
di sistemi di voto: cambierà poco o niente, sostengono un po’ tutti,
quasi certamente non consentirà ai cittadini di indicare un governo e
una maggioranza e, probabilmente, non sarà nemmeno in grado di favorire
quel governo di larghe intese Pd-Fi come denunciano 5 stelle e Mdp.
«Per
ora abbiamo fatto solo macrovalutazioni - premette Fabrizio Masia di
Emg - ma la sensazione, in base alle intenzioni di voto di oggi, è che
siamo ancora abbastanza lontani dal pensare che si possa partorire una
maggioranza di governo». I numeri, ricorda Masia, fotografano un Paese
diviso in tre, «con il centrodestra vicino al 35%, il Pd al 27%-28%,
come anche più o meno i 5 stelle». È vero, ammette, il meccanismo dei
collegi uninominali può «penalizzare M5s, è realistico pensare che
prendano molto meno di un terzo dei 232 collegi». Ma, nonostante ciò,
«per vincere bisogna superare il 40% e andare molto bene nei collegi
uninominali. Con i numeri di oggi, direi che anche a chi arriva primo
mancheranno 50-60 seggi per avere una maggioranza».
Ma questo non
vuol dire che siano più facili le larghe intese: «Dal punto di vista
aritmetico è possibile che Pd, Fi e centristi ottengano qualche seggio
in più. Ma siamo sicuri che per Berlusconi sarebbe così facile lasciare
Salvini e Fdi? Dal punto di vista del rispetto della volontà popolare
sarebbe un’operazione ardimentosa».
Roberto D’Alimonte, politologo
ed esperto di leggi elettorali, è drastico: «Il problema vero è il
governo del Paese e questa legge elettorale non lo risolve: Pd e Fi non
avranno la maggioranza assoluta dei seggi. Di pancia direi che non fa
una grande differenza». Per D’Alimonte, peraltro, le larghe intese sono
l’unica vera possibilità di dare un governo al Paese: «Non perché lo
vogliano Renzi e Berlusconi, ma perché è nelle cose: do lo zero per
cento di possibilità a un governo di centrosinistra e a un governo
Pd-M5s o Fi-M5s. Lascio un 10% di possibilità a un governo M5s e Lega e
un 20% a un governo di centrodestra». Dunque, larghe intese. Il
problema, però, è che anche questa formula potrebbe non avere i numeri:
«Il vero rebus, oggi, è se Berlusconi riuscirà a convincere Salvini ad
andare al governo con lui e il Pd, perché i voti della Lega potrebbero
essere decisivi. E sarà interessante capire cosa accadrà nella Lega a
quel punto. La sintesi è: un gran casino. Non è molto scientifico, ma è
così».
Anche Roberto Weber di Ixè non crede che la nuova legge
aiuti a costruire una maggioranza: «Mi chiedevo le motivazioni che
spingono questa legge elettorale... La prima, più corriva, più banale, è
che questo insieme di forze che sceglie questa cosa - che non produce
una governabilità - lo fa perché mette in difficoltà i 5 stelle». Questo
però non aiuta a formare un governo: «Il centrodestra ha un vantaggio
che gli deriva dalla dimensione coalizionale più forte. E dopo il voto
sarà difficile smontare quella coalizione» per fare le larghe intese.
«Mi resta allora un retropensiero: la verità è che ognuno blinda i
propri candidati. La polemica sui nominati è una sciocchezza, anche in
Germania funziona così. Ma qui i collegi sono troppo ampi».
Per
Nicola Piepoli, poi, quello che conta è la politica: «Se uno vuole
governare troverà sempre la maniera, ricordiamo Andreotti». Certo, il
Rosatellum può avvantaggiare un po’ le larghe intese «ma non è detto che
cambino le carte in tavola. Il punto è l’intenzione di governare
insieme. Una cosa che aveva Andreotti, che aveva Berlinguer. Chi vuole
vincere si allea, chi non vuole fa come faceva Rifondazione, che faceva
cadere il governo Prodi».