lunedì 9 ottobre 2017

La Stampa 9.10.17
Un “canguro” per provare a evitare il voto con la fiducia
di Carlo Bertini

La fiducia sulla legge elettorale è sul tavolo, ma tutto sarà deciso all’ultimo momento: la difficile scelta, in grado di azzerare i novanta e passa voti segreti sul Rosatellum, potrebbe essere oggetto di valutazioni in un consiglio dei ministri non ancora convocato. Ma fino a martedì all’ora di pranzo non sarà sciolta la riserva. La corrida dei voti avrà inizio domani alle 14 e aprirà la settimana di maggior pathos per un migliaio di parlamentari ansiosi di sapere che fine faranno: la legge elettorale entra di nuovo nell’aula della Camera, ma rischia di finire impallinata al primo stormir di fronde sotto il tiro di decine di franchi tiratori.
Ecco perché il Pd sta disponendo la contraerea per provare a non porre la questione di fiducia: soluzione che entusiasma poco i vertici del partito e che comporta un azzardo per il governo, visto che il voto finale sulla legge resterebbe a scrutinio segreto. Ebbene, la contromisura già pronta è una sorta di «canguro», ovvero un emendamento preclusivo di tutti gli altri in una data materia. Che eviti in sostanza tutte le votazioni sui punti controversi. Un solo voto contrario a scrutinio palese che faccia saltare a piè pari tutti gli altri ostacoli. Il primo è quello delle preferenze, gradite a tutti quelli che ritengono di avere consenso nei territori. Su questo tema gli uffici sono al lavoro: un «preclusivo» anti-preferenze, muovendosi tra le pieghe del regolamento, pare sia già pronto. Ma sono pure attesi tutti gli emendamenti che verranno presentati entro le 14 di oggi. Gli altri due punti delicati infatti sono il voto disgiunto e le soglie: sul primo, ovvero la possibilità di votare ad esempio un candidato Pd nel collegio e la lista Mdp (per dare più chances ai partiti non coalizzati) si concentrano le attenzioni delle opposizioni, grillini compresi. Mentre sulle soglie, ovvero la possibilità di abbassarle, si giocano le speranze dei piccoli. Ma i contraenti del patto su cui si regge il «rosatellum», il sistema un terzo maggioritario e due terzi proporzionale, hanno stabilito che se cadesse uno degli architravi verrebbe fatta cadere tutta la legge. Quindi si proverà a disarmare i franchi tiratori con tutti i mezzi. Extrema ratio, la fiducia.