La Stampa 9.10.17
“I compiti? Guardate i video”
La carica dei prof su YouTube
Boom di filmati tra problemi di matematica e lezioni di storia C’è chi ha raggiunto 400mila visualizzazioni come una popstar
di Flavia Amabile
La
prossima volta che vi renderete conto che vostro figlio ha gli occhi
incollati allo schermo del cellulare e che sta guardando un video su
YouTube, pensateci bene prima di sgridarlo: potrebbe star studiando e
voi ci fareste la figura del solito adulto che arriva dall’Età della
Pietra.
Un mondo intero di professori è sbarcato negli ultimi anni
su YouTube. Alcuni sono in pensione ma non hanno perso la voglia di
insegnare, altri sono pienamente operativi e utilizzano il loro canale
al posto dei compiti e invitano i loro alunni a studiare osservando dei
video specifici su cui si discuterà in classe. Ci sono i professori che
utilizzano YouTube per formare altri professori e dedicano ai loro
alunni video visibili solo ad una ristretta cerchia di persone.
È
un universo in continua evoluzione, che non ha le cifre e il giro
d’affari che c’è dietro le giovani youtuber ma può comunque dare
soddisfazioni e anche centinaia di migliaia di iscritti a chi prova a
utilizzare i video condivisi per diffondere cultura e insegnamenti. Elia
Bombardelli non ha ancora trent’anni, da cinque insegna matematica e
fisica al Liceo Internazionale Arcivescovile di Rovereto e da quattro ha
aperto il canale YouTube LessThan3Math che ha oltre 130mila follower.
Fra le sue hit ci cono «Dominio di una funzione, cos’è e come trovarlo»
che ha superato le 400 mila visualizzazioni oppure «Seno, Coseno e
Tangente. Funzioni goniometriche» con oltre 300 mila visualizzazioni.
La
matematica è una delle materie in cui gli studenti italiani hanno le
maggiori difficoltà e quindi una delle più ricercate in rete. Un altro
riferimento è Carlo Incarbone, detto «Inca». Su YouTube lo si trova come
VideoLezioniInca, i suoi iscritti sono meno di 30 mila ma lo
considerano un mito. Classe 1951, abita a Collegno, in provincia di
Torino, dopo venti anni a insegnare matematica e fisica è andato in
pensione e ha realizzato circa novecento video svelando i misteri del
mondo dei numeri e della scienza. Cambia l’argomento ma i video hanno
tutti la stessa sceneggiatura: telecamera fissa, il professore con
occhiali leggermente sghembi sul naso, intento a spiegare e intanto
scrivere gli esercizi alla lavagna. La registrazione avviene nella
camera dei figli che non vivono più a casa ed è un vero e proprio lavoro
oltre che una passione: l’Inca impiega 20 minuti per registrare ogni
video, altri 20 per la rielaborazione dal pc, infine si occupa di
caricare il tutto sul web.
Paolo Cutini, invece, insegna inglese
al Convitto Nazionale Regina Margherita - liceo linguistico e delle
scienze umane di Anagni, in provincia di Frosinone. Come racconta di sé,
si interessa di «informatica applicata alla didattica, perché ritengo
che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione possano
essere un utilissimo complemento alle risorse tradizionali usate nella
scuola». Ha creato il sito Cyberteacher.it con cui è riuscito a vincere
il premio Docente dell’anno del 2016 e il premio Innovazione 2014 ideato
dall’Associazione nazionale dei presidi (Anp) in collaborazione con
Microsoft. Il suo metodo prevede l’inseguimento dei suoi alunni anche su
Skype e l’uso di ogni strumento possibile per diffondere le sue
lezioni. Il sito Cyberteacher.it - spiega - «è stato creato con il
duplice scopo di mettere a disposizione di insegnanti e studenti di
scuola superiore alcune risorse da usare nello svolgimento dell’attività
scolastica e, soprattutto, di sperimentare alcune soluzioni didattiche
innovative». Ad esempio gli studenti eseguono gli esercizi online e il
docente li riceve automaticamente, oppure la registrazione dei risultati
in un database in modo da avere una valutazione statistica immediata e
consultabile da alunni e genitori, la creazione di mini-lezioni sotto
forma di file audio. E poi un wiki, un blog e la radio web. Oltre al
canale YouTube, ovviamente.