sabato 14 ottobre 2017

La Stampa 14.10.17
“Non siamo manodopera gratis”
Gli studenti sfilano in 70 piazze
Tensione a Milano, Roma e Palermo. Lancio di uova contro McDonald’s I ragazzi contestano l’alternanza scuola-lavoro. Fedeli: presto migliorie
di Francesca Paci

«Studente con la tuta blu, da oggi non lavora più»: a un mese dalla ripresa delle lezioni i liceali italiani (affiancati dagli universitari nemici del numero chiuso) indossano l’uniforme della classe operaia e scendono in piazza contro la riforma «al ribasso» dell’istruzione e contro l’alternanza scuola-lavoro. Da Milano a Roma a Palermo passando per i centri minori, una settantina di cortei coordinati da collettivi e associazioni studentesche sfilano in simultanea rilanciando l’insoddisfazione dei Cipputi a salario zero.
«La formazione professionale va bene ma fatta sul serio e non tanto per fornire alle imprese manodopera gratis» ragiona Sofia Milian, 17 anni, studentessa al liceo artistico Enzo Rossi di Roma. Il bersaglio è unico, gli approcci - come spiega il comunista 19nne e paladino dei «popoli affamati» Giulio Chiaramonti - variegati. Così, al netto di fumogeni e petardi esplosi qua e là, Milano vive momenti di tensione quando un gruppo di ragazzi incappucciati lancia uova contro le vetrine del McDonald’s di piazza Sant’Eustorgio, reo, secondo gli assalitori, di aver siglato con il ministero dell’istruzione l’accordo per l’alternanza e di servirsi degli studenti per non assumere personale. Una recriminazione che assume toni analoghi anche a Palermo, dove la catena di fast-food di piazza Castello fa da sfondo al parapiglia tra manifestanti e polizia, mentre a Roma a venire alle mani sono gli organizzatori del corteo diretto al Miur e i loro oppositori politici di Lotta Studentesca, che fanno capo a Forza Nuova.
I ragazzi chiamano e la ministra Fedeli pare rispondere. A fine mattina riceve una delegazione di studenti per difendere il progetto («è un’innovazione didattica importante») garantendone la migliorabilità, ma soprattutto per annunciare l’imminenza della tanto invocata Carta dei diritti e dei doveri. E se in serata le notizie degli scontri vedono la Fedeli condannare le violenze, la cifra generale è il dialogo, anche perché nel frattempo il M5S si è schierato con la piazza. Matteo Renzi lo ribadisce su Instagram, a bandiere studentesche ripiegate: «Penso che quando l’alternanza scuola-lavoro è ben organizzata questa esperienza sia molto utile e formativa per i ragazzi. Viceversa talvolta è tempo clamorosamente buttato via». I piccoli Cipputi ascoltano. «Siamo soddisfatti dell’incontro al ministero - annuncia la Rete degli Studenti Medi - ma le risposte sono ancora deboli».