domenica 22 ottobre 2017

internazionale 21.10.2017
Fumetti 
Un sogno folle e crudele
Hugues Micol Scalp 
Oblomov edizioni, 192 pagine, 20 euro 
di Francesco Boille


Ambientato in Texas durante le guerre contro il Messico (di cui gli Stati Uniti inglobarono circa la metà del territorio) e la California, il libro di Hugues Micol è una rilettura dell’idea che la follia e la crudeltà siano le fondamenta del sogno americano. L’inversione dei valori cristiani che attraversa il libro sembra fare tutt’uno con la questione degli indiani d’America, sfruttati e massacrati, e con l’arte primitiva, annerita dalla fuliggine della polvere da sparo, dal sangue secco, dalla polvere della terra e del deserto. Un segno altrettanto fuligginoso e dal movimento vorticoso esprime una selva oscura che trasfigura dei burattini tragicamente mossi dal gusto dell’odio. Figure legnose e quasi monolitiche, che oscillano tra il patetico e il grave, questi burattini ieratici sono altrettante declinazioni della morte. Siamo ben oltre il cinismo dei potenti perché è impossibile distinguere la follia pura dall’ossessione per la conquista a tutti i costi. La psicosi come stato (in)naturale. In questo capolavoro sulla condizione umana, il confine metafisico con il soprannaturale, in particolare con la possessione demoniaca, è labile. Uno spirito antico e ancestrale, di una creatura preistorica armata di clava, si annida nell’anima di questi esseri che dovrebbero essere rivolti verso il futuro. La presunzione di modernità nasconde qualcosa di arcaico e primitivo. Scalp è un’opera potente, evocativa, inquietante e, a modo suo, struggente.