il manifesto 1.10.17
Pisapia: non farò una lista di sinistra
«Non
me la sento di fare qualcosa di diverso da quello in cui credo e in cui
si è impegnato Campo Progressista. Cioè una ridotta di sinistra che
prenda il 3% e non aiuti a sconfiggere la destra. Io voglio una cosa
molto più ampia». Lo ha detto ieri a Parma Giuliano Pisapia,
intervenendo alla prima festa della minoranza del Pd guidata dal
ministro Andrea Orlando, la corrente Dems. «Evitiamo di essere poco
chiari», ha aggiunto l’ex sindaco di Milano e riferendosi evidentemente a
D’Alema, «all’interno di Articolo Uno c’è chi ritiene più utile un
nuovo partito di sinistra e chi invece crede in un nuovo centrosinistra.
Non sono io che ho cercato loro, sono loro che sono arrivati da me e
hanno detto “il tuo percorso è il nostro”. Questo elemento deve essere
chiarito, non me la sento di stare con tutti».
Contemporaneamente,
il ministro Orlando ha lanciato una doppia offerta in direzione di
Campo progressista ma anche di Articolo 1. «Invitiamo tutti i soggetti
del centrosinistra alla conferenza programmatica del Pd (in programma ad
ottobre a Napoli, ndr) e facciamo un punto insieme ai gruppi che stanno
a sinistra prima della legge di bilancio». Pisapia, ha aggiunto il
ministro, «sa qual è l’elemento più utile per il centrosinistra, la
ricostruzione di un processo unitario». Difficile che si possa fare
partendo dalla legge elettorale. Pisapia boccia ancora il Rosatellum-bis
perché «prevede solo una dichiarazione di apparentamento e non
coalizioni con un programma e candidati condivisi». Orlando invece la
considera «un passo in avanti» e si dice pronto a presentare
emendamenti, con la sinistra, per aumentare la quota di maggioritario.