Il Fatto 25.10.17
Il piccolo schermo ha il suo nuovo volto: papa Francesco
Da
stasera Bergoglio sarà ospite fisso di “Padre Nostro” su Tv2000 I
ricordi della sua vita per introdurre la preghiera: “La volta in cui mi
tolsero le tonsille”
Il piccolo schermo ha il suo nuovo volto: papa Francesco
di Ferruccio Sansa
Il
Papa contro Un posto al sole, Csi e Otto e mezzo. Chissà chi avrà lo
share più alto questa sera alle 21. Certo è la prima volta che un
pontefice è ospite fisso di un programma. Che lo apre con un intervento.
Non
è esagerato dire che Padre Nostro (da stasera ogni mercoledì in onda su
Tv 2000) si presenta come il programma di Francesco. Basta vedere le
immagini della prima puntata. Davanti al Papa c’è il conduttore del
programma, don Marco Pozza, un sacerdote nemmeno quarantenne. Quel prete
che è cappellano del carcere di Padova e che in Veneto era diventato
famoso perché andava a predicare il Vangelo nei bar frequentati dai
giovani: “Don Spritz” lo avevano soprannominato i ragazzi. E adesso
eccolo davanti al Pontefice: nessuna tonaca, nemmeno un clergyman, ma
una giacca con le toppe e le scarpe da ginnastica. Francesco per
introdurre la preghiera insegnata da Gesù non parte dalla teologia, ma
dalla sua vita. Il Papa delle parabole, come ha detto qualcuno. Così
Bergoglio per parlare del Padre racconta di suo papà: “Ricordo una
volta, quando avevo cinque anni, mi sono operato alla gola, non so come
si dice in italiano, quando ti tagliano le… in spagnolo è amìgdalas
(tonsille, ndr). In quel tempo – prosegue Francesco usando, quasi
inavvertitamente, l’espressione che ricorre nel Vangelo –
quell’operazione si faceva senza anestesia e ti facevano vedere il
gelato che ti avrebbero dato. Poi ti mettevano qualcosa nella bocca
aperta, ti prendeva l’infermiere, tu non potevi chiudere la bocca e il
medico con una forbice tagliava le tonsille senza anestesia. Poi ti
davano il gelato ed era finita… Questa esperienza di un bambino davanti
al padre che insegna, ci fa capire un po’ il rapporto con la grandezza
di Dio, ma anche con la vicinanza. È il Dio che è grande, il Dio della
gloria, ma che cammina con te e ti dà pure il gelato quando è
necessario”.
Francesco sarà ospite fisso con pillole di cinque,
dieci minuti che andranno in onda all’inizio del programma. Fino
all’ultima puntata, quella del 20 dicembre, di cui sarà protagonista. Ma
anche la scelta degli ospiti – a ognuno sarà affidato un versetto del
“Padre Nostro” – dei primi otto appuntamenti settimanali porta il segno
di Francesco: la scrittrice Silvia Avallone (“Padre Nostro, che sei nei
cieli”), Erri De Luca (“Sia santificato il tuo nome”), Maria Grazia
Cucinotta (“Venga il tuo regno”), gli alpinisti e scrittori Simone Moro e
Tamara Lunger (“Sia fatta la tua volontà”), Carlo Petrini (“Dacci oggi
il nostro pane quotidiano”), Flavio Insinna (“Rimetti a noi i nostri
debiti”), Umberto Galimberti (“E non ci indurre in tentazione”), fino a
Pif (“Ma liberaci dal male”). Un’alternanza di personaggi televisivi e
altri più ‘colti’. Molti di loro, però, non sono credenti. E nel
programma lo dicono apertamente.
In ogni puntata si parlerà di un
mestiere e verrà raccontata una storia. Ci saranno detenuti e suore,
astronauti e sportivi come Valentina Vezzali. Tutti insieme – secondo
don Pozza e l’altro autore Andrea Salvatore – dovrebbero comporre il
ritratto della preghiera.
Si parte stasera. Ne è passato di tempo
da quando papa Giovanni Paolo II telefonò a Porta a Porta il 13 ottobre
1998. Oggi Francesco si presenta direttamente in tv e non sulla Rai.
Speriamo che Bruno Vespa non ci resti troppo male.