Il Fatto 24.10.17
Bankitalia, Maria Elena Boschi nasconde i guai su Etruria sfidando Di Maio in tv
Mdp:
la sottosegretaria stia fuori dal Cdm sui nuovi vertici di via
Nazionale. Salvo rifiuti clamorosi, Gentiloni rinnoverà Visco solo
venerdì
di Carlo Di Foggia
Nella guerra di
logoramento che si combatte sul suo rinnovo, ogni giorno Ignazio Visco
ha la sua pena, senza che questo cambi però i piani del governo.
Domenica Matteo Renzi non ha fatto nulla per spianare al premier la
strada che porterà alla scelta del governatore della Banca d’Italia
(“Volete Visco? Fatelo”), ma Paolo Gentiloni non ha intenzione di
anticipare i tempi. La data resta fissata per venerdì, quando il
Consiglio dei ministri indicherà il nome al Quirinale. Per cortesia
istituzionale l’indicazione verrà fatta pervenire giovedì sera a Sergio
Mattarella.
A oggi la rosa è composta, nell’ordine di priorità,
dallo stesso Visco, dal direttore generale di Via Nazionale Salvatore
Rossi e dal vice Fabio Panetta. È nota ai cultori degli umori dello
statista di Rignano la preferenza di Renzi per Rossi, ma altrettanto
nota è quella di Gentiloni e Mattarella per la riconferma del
governatore, non foss’altro perché Visco si è ancora più convinto – dopo
il blitz parlamentare del Pd per far saltare il suo rinnovo – di non
farsi da parte. A sgarbo appena avvenuto, il duo aveva optato per un Cdm
da tenersi ieri, poi però Gentiloni ha rimandato tutto a venerdì per
far “decantare” gli effetti dell’incidente. Far passare il tempo
sperando che la situazione si rasserenasse, salvando così il soldato
Visco. Risultato? Attacchi giornalieri di Renzi e retroscena ispirati
dei giornali sul governo “pronto ad accelerare il rinnovo”. Stessa cosa
domenica, ma nulla da fare: si fa tutto venerdì. Per la verità ha
contato anche il fatto che il premier sabato prossimo sarà a Napoli
(dove incontrerà Renzi alla conferenza programmatica del Pd) e domenica
partirà per l’India. Una combo perfetta per sottrarsi – fatta la nomina –
alle polemiche.
Un accenno delle quali lo si è avuto ieri nello
scontro tra Luigi di Maio e Maria Elena Boschi, la persona che ha
coordinato da Palazzo Chigi il blitz contro Visco e insieme il nervo
politico scoperto del mondo renziano sulle banche per le note vicende di
Banca Etruria, dove sedeva il padre Pier Luigi (ieri Arturo Scotto di
Mdp le ha chiesto di astenersi nel Cdm di venerdì, ma lei non ci pensa
nemmeno). “Renzi ha massacrato i risparmiatori e adesso vuole fare il
loro paladino. Lui e la Boschi sono gli aguzzini dei correntisti, non i
salvatori. Quando hanno governato non solo hanno favorito le banche, ma
in 20 minuti hanno fatto un decreto per salvare la banca della Boschi e
mandare sul lastrico migliaia di risparmiatori”, ha attaccato ieri
pomeriggio il candidato premier M5S. La risposta è arrivata in serata:
“Mio padre è stato mandato a casa come tutti, noi abbiamo salvato i
correntisti. Ora basta con le bugie: sono pronta a un dibattito
televisivo con Di Maio sulla questione bancaria”. Bruno Vespa si è
affrettato a mettere a disposizione il suo salotto Tv. Fretta che Di
Maio non ha nell’accettare la sfida: le risponderà, forse, oggi.
D’altronde Boschi sono due anni che studia la strategia difensiva sulle
banche, Di Maio un po’ meno l’attacco.