Il Fatto 23.10.17
La pagliacciata del voto sull’autonomia lombarda
di Leonardo Coen
Caro
Enrico, ieri non ho votato. Il quesito proposto mi è parso superfluo,
pretestuoso. La Regione Lombardia a guida leghista con Roberto Maroni
chiedeva a noi lombardi (ci provò già nel 2007 Roberto Formigoni, ma
fallì) se eravamo d’accordo per una maggiore autonomia, considerata “la
sua specialità”, manco fosse un ristorante. A parte l’aggrovigliato
lessico, si chiede ciò che avrebbe già potuto pretendere lo stesso
Consiglio regionale, al quale spetta per legge il passo formale per
rivendicare “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”.
Penso
piuttosto che per ragioni puramente propagandistiche si sono gettati
dalla finestra 23 milioni di euro (più altri 3 per la polizia): che se
ne faranno le scuole delle 24 mila Voting machine? Pur riconfigurati, il
loro utilizzo sarà limitato rispetto ai modelli in commercio. Quei
soldi potevano essere investiti in modo più proficuo ed intelligente.
Per esempio, cercando di contrastare le nuove povertà che affliggono la
ricca Lombardia: il 15 per cento della popolazione con redditi più bassi
detiene infatti poco più del 5 per cento del reddito regionale, mentre
il 2,7 per cento di quella più agiata si pappa il 10,7 per cento del
Pil, come attesta la Banca d’Italia (rapporto sull’Economia regionale,
luglio 2017). Leggendo poi Altreconomia (ottobre 2017), mi hanno
assalito dubbi antichi. La società che ha vinto a metà giugno l’appalto è
la SmartMatic International Holding BV (domiciliata in Olanda, dove la
fiscalità è agevolata). Ad agosto ha iscritto alla Camera di Commercio
di Milano la propria “sede secondaria”, rappresentata da Diego Chiarion,
il project manager, consigliere comunale di Guarda Veneta dal 2009 al
2014. L’8 agosto, su Facebook, ha condiviso un post in cui il ritratto
di Einstein era accompagnato da questa didascalia: “Se uno dovesse
correre nudo intorno a un albero alla velocità della luce molto
probabilmente rischierebbe di incularsi da solo. Lo stesso risultato si
ottiene votando Pd”. Così vanno le cose, nel Nord “virtuoso”…