Il Fatto 13.10.17
Orfeo nicchia sul ritorno in video di Gabanelli
Rai - A fine ottobre scade l’aspettativa della giornalista, che offre un piano B. Il dg prende tempo
di Gianluca Roselli
Manca
poco alla scadenza dell’aspettativa di Milena Gabanelli, ma da parte
della Rai non sembra essere cambiato nulla. Il 30 ottobre termina il
periodo di autosospensione (in aspettativa non retribuita) che la
giornalista si è presa dopo che Viale Mazzini ha stoppato il suo
progetto di un nuovo portale web di news unico per tutti i canali della
tv di Stato (Rai24.it, il nome), idea per cui era stata assunta come
vicedirettore dal precedente dg Antonio Campo Dall’Orto.
Sollecitato
dal consigliere Carlo Freccero, ieri Mario Orfeo è tornato a parlarne
durante il Cda. “Gabanelli è una risorsa fondamentale della Rai. Ma se
il contratto di servizio il governo me lo presenta il 26 ottobre, come
posso fare il piano di informazione prima del 30 ottobre?”, si è chiesto
il dg. “Io – ha aggiunto – posso solo dare il supporto del personale e
l’infrastruttura tecnologica per favorire l’avvio del portale web”.
Insomma, l’ex direttore del Tg1 è disposto a fare il massimo, ma solo
sui binari della proposta già respinta dalla giornalista: occuparsi di
riorganizzare il sito Rainews.it con la carica di condirettore, visto
che il direttore già c’è ed è Antonio Di Bella.
Una cosa ben
diversa dal dirigere il sito unico dell’informazione Rai con una
struttura di 88 giornalisti divisi su quattro turni e con una squadra
apposita a occuparsi di data journalism. L’offerta del dg Gabanelli l’ha
già rifiutata e non si capisce perché dovrebbe accettarla ora. In
realtà, negli ultimi giorni l’ideatrice di Report ha messo sul tavolo di
Orfeo anche un piano B: ha proposto al dg un suo ritorno in tv in una
formula che le consentirebbe di utilizzare al meglio il lavoro pensato
per il web. Orfeo si è preso del tempo per decidere, ma non sembra molto
intenzionato ad accettare.
Sulla vecchia proposta il problema è
sempre lo stesso: il dg lega la partenza del nuovo portale al piano
generale dell’informazione, che però sembra sempre più lontano e
difficile da realizzare, con le elezioni alle porte e un Cda in
scadenza. “Che le due cose siano legate non è scritto da nessuna parte.
La riforma Rai dice che bisogna colmare il gap digitale (web) e che non
si possono creare nuove testate non che non si possa fare un nuovo
sito”, spiega una fonte di Viale Mazzini. La sensazione, però, è che il
vertice Rai stia usando la scusa del piano informazione per tenere in
stand by Gabanelli quasi per costringerla ad andarsene. Nei prossimi
giorni, in vista del 30 ottobre, è previsto un nuovo incontro tra la
giornalista e il dg, anche per discutere del possibile piano B. “Farò di
tutto per tenerla in Rai”, ha detto Orfeo. La petizione lanciata dal
Fatto a sostegno dell’ideatrice di Report ha raccolto 188 mila firme.
Ieri,
intanto, il Cda ha approvato le nuove nomine: Angelo Teodoli sarà il
nuovo direttore di Rai 1 al posto di Andrea Fabiano, che si sposta a
Rai2, mentre Roberta Enni va alla guida di Rai Gold. Sullo share,
invece, Orfeo è entrato in diretta polemica con il Fatto. “A chi parla
di crollo degli ascolti senza conoscere i numeri faccio i complimenti
per la fantasia, non volendo pensare alla malafede”, sostiene il dg,
secondo cui la Rai nel suo complesso tra settembre e ottobre è cresciuta
dello 0,5% e Rai 1 ha guadagnato lo 0,7%. Il Fatto si era però limitato
ai dati delle tre reti generaliste, raccontando il calo di Rai2 e Rai3 e
la lieve crescita di Rai1, oltre alla difficoltà di molti programmi che
perdono automaticamente il duello con i diretti concorrenti.