Corriere 1.10.17
La gioia di Vendola: twitter raddoppia
di Aldo Grasso
Un
tweet ci seppellirà. Alla notizia che Twitter raddoppia (il social
network passerà dai tradizionali 140 caratteri a 280), c’è una sola
persona al mondo che ha gioito festosamente e ha accolto con entusiasmo
il raddoppio. È Nichi Vendola, l’ex governatore della Puglia, ora
militante di Sinistra italiana. Ecco il suo tweet: «280 caratteri su
Twitter: “Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per
l’umanità”...». Mentre altri mostravano perplessità (mirabile Giuliano
Ferrara: «Bisognerebbe fare il contrario: dimezzare le battute
disponibili. Così si impara a scrivere»), sul forum di Spinoza fiorivano
battute: «Twitter passa dai 140 caratteri ai 280. È la riforma
Vendola».
Nichi è noto per la sua oratoria barocchista, sghemba e
logorroica, piena d’incisi, subordinate, divagazioni, frasi solenni,
citazioni unte e bisunte, autocompiacimenti. Si libra sulle ali delle
metafore, tanto da non riuscire più a tenere i piedi per terra:
«Dobbiamo bonificare il territorio abitato dalla materia semantica, dai
depositi di parole». Sì, per lui 140 caratteri erano poca cosa.
Eppure
la bellezza di Twitter sta proprio nella retorica della brevità, nel
costringere i sapientoni o gli odiatori da tastiera a esprimere facezie o
efferatezze in 140 caratteri.
Lo scrivere breve non è solo
un’arte o genere letterario, ma un modo di pensare. Tra poche parole,
sostiene Nicolás Gómez Dávila, è più difficile nascondersi.