Corriere 19.10.17
Sarà l’ascesa delle donne a fermare le molestie
risponde Aldo Cazzullo
Caro Aldo,
a
proposito della vicenda Weinstein, con tutta la comprensibile
solidarietà nei riguardi delle vittime, si dice che queste avrebbero
perduto il lavoro. Ma il mondo lavorativo abbonda di donne che, chiamate
a scegliere tra dignità e lavoro, scelgono la prima. Invece, col loro
silenzio, hanno reso possibile che altre colleghe fossero oggetto degli
abusi del produttore.
Delio Lomaglio dlomaglio@libero.it
Caro Delio,
Ricordate
quando nel 1991 in America erano sotto processo per violenza sessuale
Mike Tyson e William Kennedy? Il primo venne condannato, il secondo
assolto. I giudici valutarono in un caso che c’era stata un’aggressione,
nel secondo che l’atto fosse consenziente, o meglio che mancassero le
prove che non lo fosse. La violenza sessuale può presentare sul piano
giudiziario aspetti completamente diversi, che integrano il medesimo
reato. C’è l’aggressione fisica, come quella sulla spiaggia di Rimini, o
quelle particolarmente odiose contro le minorenni che Edgar Bianchi, il
maniaco di Genova liberato troppo presto, ha potuto riprendere a
commettere a Milano, incredibilmente non controllato. Altre volte c’è
una volontà che si impone su un’altra non manifestamente esplicitata:
casi complessi, che portano in giudizio a sentenze totalmente diverse a
seconda delle circostanze (e delle capacità di pm e avvocati). Poi c’è
il «do ut des»: uno scambio tra favori sessuali e favori lavorativi; più
una forma di mercimonio che di violenza. Nell’importante intervista a
Emilia Costantini del Corriere , Claudia Cardinale raccontava non solo
un’aggressione subìta da uno sconosciuto, ma anche il rapporto di
dipendenza psicologica, professionale e fisica che la legò al produttore
Franco Cristaldi, il quale giunse a imporle il matrimonio. Perché anche
l’amore (ma è possibile chiamarlo così?) può essere un rapporto di
forza.
Non vale dire: si è sempre fatto, il mondo va in questo
modo. Desta impressione la catena di denunce di questi giorni. Sono le
attrici a diventare un mito; ma l’industria dello spettacolo è
tradizionalmente in mani maschili. A parte ovviamente i reati da
sanzionare, la questione nel tempo sarà risolta solo da un cambiamento
culturale degli uomini, e anche dalla formidabile ascesa delle donne in
tutti i campi; compreso Hollywood. Più potere avranno le donne, meno
casi Weinstein ci saranno.