Corriere 19.10.17
I numeri sul declino della democrazia
di Danilo Taino
La
democrazia è in recessione, nel mondo. Dopo gli anni seguiti alla
caduta dell’impero sovietico, durante i quali ha conquistato numerosi
nuovi Paesi, oggi è in arretramento. L’indice sulla salute della
democrazia globale elaborato da Freedom House calcola che nel 2016 ci
sia stato un declino dei diritti politici e delle libertà civili in 67
Nazioni, contro un miglioramento in 36 . Ma quanto credono i cittadini
nella democrazia rappresentativa, quella a cui l’Occidente è abituato? E
vedono alternative? Se l’è chiesto il Pew Research Center che ha
condotto un sondaggio in 38 Paesi di tutti i continenti. Con alcuni
risultati che sorprendono. Globalmente, la democrazia rappresentativa è
ritenuta «buona» dal 78% delle persone, «cattiva» dal 17% . Il 66%
considera positivamente anche la democrazia diretta — tipo referendum —
contro il 30% che non la sceglierebbe. La prima sorpresa è che il 49% è
anche a favore di un governo degli esperti (il 48% no), il 26% vede bene
il potere a un solo leader (il 71% è contrario) e il 24% dice che
sarebbe una buona cosa se il suo Paese fosse guidato da militari (il 73%
rifiuta l’idea). La democrazia è insomma nettamente maggioritaria nel
mondo ma le alternative elitarie o autoritarie sono forti. In Russia,
per dire, solo il 7% si dice impegnato nettamente a favore della
democrazia rappresentativa: il 61% la appoggia con una certa freddezza e
il 22% vorrebbe un governo non democratico. Percentuali alte di
cittadini che vorrebbero vivere in un sistema autoritario si trovano in
Sudafrica ( 22 ), Perù ( 28 ), Messico ( 27 ), Colombia ( 25 ), Cile (
24 ), Brasile ( 23 ). Il record però spetta alla Giordania ( 36% )
seguita dalla Tunisia ( 32% ). I Paesi con una lunga tradizione
democratica sono i più solidi nel sostenerla. Negli Stati Uniti e in
Canada solo il 7% vorrebbe un governo non democratico, in Germania solo i
l 5% , il 9% in Italia, il 10% in Gran Bretagna e in Francia. In Paesi
europei con esperienze tutto sommato recenti di regimi dittatoriali, un
governo autoritario è desiderato dal 12% in Polonia, dal 15% in
Ungheria, dal 17% in Spagna: mentre in Grecia solo dal 6% . Anche tra
chi sceglie la democrazia, però, molti non sono chiusi all’idea di forme
di governo alternative. In Italia, per esempio, il 17% pensa che un
regime militare potrebbe essere positivo, il 29% accetterebbe un leader
forte, il 40% apprezza un governo degli esperti.