lunedì 16 ottobre 2017

Corriere 16.10.17
«Accordi sulle liste? Matteo non ci irriti o saranno problemi»
Emiliano: dica che vuole governare con FI
intervista di Monica Guerzoni

ROMA «Il decennale è stato gestito nel peggiore dei modi».
Non hanno invitato neanche lei, presidente Emiliano?
«Io sono stato il primo segretario della Puglia e il Pd è il primo partito al quale mi sono iscritto per fare politica attiva. Per me il 14 ottobre è una giornata importante e mi dispiace se è stata un’occasione sprecata. Potevano incontrarci e riabbracciarci tutti. Ricucire».
Invece?
«Invece nessuno di noi è stato invitato all’Eliseo. Non è stata preparata una festa, ma una riunione ristretta, in un piccolo teatro e con poca gente. Segno che c’è poco da festeggiare. È già tutto scritto, si dà per scontato che arriviamo terzi e nessuno sembra sconvolgersi per questo».
Renzi ha messo nel conto la sconfitta?
«La vede come una catarsi, che consenta al Pd di purificarsi per diventare esclusivamente renziano. Pochi ma buoni. Io giro a piedi e gli elettori mi prendono in giro. Sono tutti convinti che andremo a governare con Berlusconi facendo fuori le ali estreme della destra e della sinistra».
Non è così, presidente?
«Io non lo condivido, ma la grande coalizione potrebbe anche essere un progetto politico. Il problema è che Renzi non lo vuole confessare e così non possiamo scrivere i programmi. È una situazione difficilissima, soprattutto al Sud, dove si governa con alleanze dall’Udc alla sinistra. Io sono per l’Ulivo 4.0, ma avendo perso il congresso non posso imporre la mia linea».
Può dire che non condivide quella di Renzi...
«Infatti non sono d’accordo e vedo un imbarazzo enorme. Se lui ha deciso di allearsi con Berlusconi, dobbiamo saperlo. Parliamo del governo del Paese, non di un piccolo comune della Puglia. Con quale programma mi confronto? Con quello del Pd, di FI o con un terzo, che sarà scritto dopo le elezioni? Mi appello a Matteo Renzi. Se ci aiuta a dire la verità possiamo ancora fare un buon risultato».
Quanti posti in lista le ha promesso in cambio del suo sostegno?
«Renzi non fa accordi con nessuno, quando farà le liste scopriremo cosa ha deciso. Se fosse lungimirante, cercherebbe di avere Emiliano dalla sua parte. Se invece venissimo indispettiti potrebbero esserci problemi gravi, rischieremmo di essere meno convincenti in questo tentativo di sostenere il Pd, già pieno di dubbi».
Farà una sua lista?
«Renzi ci ha chiesto di fare una grande lista civica nazionale, col sindaco di Bari e i governatori. Io ci metterò la faccia, persino rischiando di compromettere il mio consenso a causa del Pd. Ma da quali contenuti partiamo? Dal libro di Renzi, che io non ho letto?».
Quando sono cominciati i problemi del Pd?
«Renzi con la rottamazione ha deciso di non comporre più il conflitto, eliminando tutte le anime dissenzienti. Questo ha demolito il progetto originario di Veltroni e ha cambiato la storia della politica italiana».
È tutto perduto?
«Spero di no. Dopo aver sbagliato l’Italicum, che è saltato lasciandoci con una legge antiulivista, ora si tenta di recuperare con il Rosatellum, che si sforza di dare un premio. Ma non è facilissimo. Renzi dovrebbe ricucire il centrosinistra con una coalizione da Cesa a Vendola».
Lei ci starebbe?
«Certo, è la coalizione con cui governo la Puglia».