venerdì 8 settembre 2017

Repubblica 8.9.17
Rai, Gabanelli verso l’addio Il Cda: “Il suo no incomprensibile”
La giornalista rifiuta la condirezione di Rai News 24 e prende l’aspettativa: “Non metto la faccia su un prodotto che non firmo”. L’azienda: poteva gestire il web con 40 cronisti
Milena Gabanelli rifiuta la condirezione di Rai News 24. L’ex dg Campo Dall’Orto le aveva promesso la direzione di una testata online
di  Aldo Fontanarosa

ROMA. Milena Gabanelli è ormai vicina a lasciare la Rai, dove ha esordito 35 anni fa, nel 1982. L’ex conduttrice di Report rifiuta la condirezione di Rai News 24 e la delega a gestire l’informazione via web (perché - spiega non vuol mettere la faccia su un prodotto che non firma come direttrice). Gabanelli preferisce un periodo di aspettativa non retribuita. Andrà via dalla tv di Stato, alla fine, se il dg Mario Orfeo e il Cda non le daranno quello che l’ex direttore generale Campo Dall’Orto le aveva promesso. E cioè la guida di una testata giornalistica autonoma, consacrata alle sole news via Internet, con grandi mezzi. Campo Dall’Orto avrebbe dato alla Gabanelli, a regime, 120 cronisti e 40 tecnici web. Il Cda Rai – che all’unanimità ha offerto alla giornalista la condirezione di Rai News 24 – è spiazzato e si dice «sorpreso» dal rifiuto, una scelta definita «incomprensibile». Gabanelli, sostiene il Cda, sarebbe intanto partita dalla guida del sito attuale (rainews.it) con 40 cronisti, certo non pochi e per due terzi scelti da lei.
Al suo arrivo alla Direzione generale della Rai il 9 giugno, Orfeo ha trovato una barriera precisa, a proposito di informazione. La nuova Convenzione, l’atto cioè che torna ad affidare il servizio pubblico tv a Viale Mazzini, chiede che siano ridotte le testate giornalistiche. Questa è la volontà del governo e del Parlamento. E allora il Cda Rai ricorda (giusto ieri) che una testata tutta per il web potrà anche nascere in futuro, ma a condizione di accorparne altre già esistenti. E una simile razionalizzazione può avvenire solo attraverso un Piano di riforma complessivo delle news che Orfeo varerà al più tardi entro l’anno. In attesa del Piano - sostiene Viale Mazzini - bene avrebbe fatto Gabanelli ad accettare la condirezione di Rai News 24 («testata di primo piano»), con 40 giornalisti mobilitati per il web, e con il supporto totale di sedi regionali e corrispondenti. Era quello lo strumento ideale, insomma, «per cominciare da subito il lavoro da lei stessa ipotizzato di rilancio dell’offerta online».
Gabanelli è convinta di aver letto bene la nuova Convenzione: «Dice che bisogna riorganizzare l’offerta informativa e colmare il gap digitale. Da nessuna parte stabilisce che non puoi varare un portale di news (che hai pronto e su cui hai investito), se prima non hai ridotto il numero di qualche testata». Nei suoi colloqui con i vertici di Viale Mazzini, la giornalista ha spinto per una soluzione rapida e non burocratica al problema: se il Cda avesse intanto unito il Tg1 e Rai Parlamento, subito si sarebbe liberato lo spazio editoriale per la sua testata autonoma. Orfeo però ha tenuto il punto indicando nel suo futuro Piano il luogo dove realizzare gli accorpamenti. Negli incontri con il direttore generale, Gabanelli ha anche chiesto uno spazio quotidiano di 5 minuti dopo l’edizione delle 20 del Tg1 (sulle orme di Enzo Biagi). Anche qui Orfeo - che pure è un estimatore della collega giornalista - si è riservato una decisione più avanti.
Michele Anzaldi del Pd, per una volta si schiera con il vertice della televisione di Stato. Il deputato coglie la Gabanelli in contraddizione perché rifiuta una condirezione a RaiNews24, lei che è stata assunta ed ha accettato di lavorare con i gradi più bassi di vice direttrice. Invece i 5Stelle attaccano con vigore: l’ideatrice di Report - accusano - viene fermata da un veto politico della maggioranza, che teme il suo giornalismo indipendente ora che siamo in vista delle elezioni politiche.