Corriere 8.9.17
Gabanelli dice no alla Rai. È scontro con il cda
Non sarà condirettore di RaiNews: va colmato il gap digitale, non metto la faccia su un prodotto non mio
Il sostegno di M5S, Lega e Mdp. Orfeo spiega ai suoi: non me lo aspettavo, era un’offerta all’altezza
di Virginia Piccolillo
ROMA
Milena Gabanelli dice «no» alla proposta Rai di attendere, da
condirettore di RaiNews , di poter concretizzare il suo piano: un
portale unico dei giornalisti del servizio pubblico. Si autosospende,
senza stipendio: attenderà la riorganizzazione delle testate.
Il
dg Mario Orfeo, rassicura: «L’informazione Rai non si è spostata su
altri reti, ma è in gran forma». Mentre ai suoi collaboratori dice:
«Sono amareggiato. Alle condizioni date era il massimo che potevamo
offrirle». «Un rifiuto sorprendente e incomprensibile», dice in una nota
il cda Rai. Ma da dentro e fuori viale Mazzini piovono appelli a
«tenersi stretta» la creatrice di Report . E i Cinquestelle accusano:
«Sulla Gabanelli c’è un evidente veto politico».
Dopo la
trattativa, lo scontro. Non è piaciuta alla giornalista la proposta di
collocare il suo progetto all’interno del sito di RaiNews : attualmente
non molto cliccato (100 mila utenti unici che lo piazzano al 35esimo
posto). Ha rinunciato alla poltrona e allo stipendio, scelta anomala
alla Rai. «Non me la sento di mettere la faccia su un prodotto non mio»,
ha spiegato. «La concessione dice che la Rai deve colmare il gap
digitale, poiché una grande fetta di popolazione non si informa più
attraverso i canali tradizionali, e ad oggi è completamente esclusa dal
servizio pubblico pur pagando il canone», ha evidenziato. «Unica» tra
tutte le tv del mondo, «la Rai ha molti Tg ma non un portale organizzato
per valorizzare il lavoro dei suoi 1600 giornalisti», ha aggiunto
precisando che il suo piano prevede solo risorse interne. Poi l’affondo:
«Purtroppo il cda ha preso una decisione senza mai entrare nel merito,
se decidesse di farlo sono disponibile». E ancora: «Sono convinta che
con una maggiore disponibilità al confronto si possa fare l’interesse
dell’azienda, e non dei desiderata dei singoli».
«Non me lo
aspettavo, dopo tre mesi di incontri, l’offerta, nata dalla proposta di
Carlo Freccero, era all’altezza e degna di attenzione», si è lasciato
andare con i suoi collaboratori Orfeo. Mentre in una nota il cda
ricordava che «come Milena Gabanelli sa, una nuova Direzione di testata
non può essere varata se non nel contesto del nuovo piano
dell’informazione secondo tappe e criteri imposti dalla convenzione».
La
solidarietà alla Gabanelli ha unito il M5S alla Lega di Salvini («Forse
spiegabilmente la Rai renziana ha deciso di lasciarla in panchina») e
all’Mdp che con Fornaro l’ha definita «fondamentale». Mentre Michele
Anzaldi (Pd) le chiedeva «trasparenza».
«Contentissimo» si dice
Freccero: «Tutto ciò accelererà moltissimo i tempi dell’accorpamento
delle testate. Sia Orfeo che la presidente Maggioni me lo hanno detto.
Il punto è come si accorperanno? Questo è il problema politico».