mercoledì 6 settembre 2017

Repubblica 6.9.17
Pisapia, colpo a sinistra “Mdp mette a rischio tutto” Appello all’unità in Sicilia
Il leader di Campo progressista attacca la scelta di schierare Fava contro Micari. Nota congiunta con Speranza: il progetto comune però va avanti
di Silvio Buzzanca

ROMA. Giuliano Pisapia scuote il cantiere della sinistra. Erano dieci giorni che si attendeva una sua parola sull’intreccio fra manovre in Sicilia e quadro nazionale. E alla fine il leader di Campo progressista ha parlato ieri mattina, intercettato a Roma da Repubblica tv, e ha bocciato il sostegno di Mdp a Claudio Fava. «In Sicilia hanno fatto scelte che non condividiamo», ha detto l’ex sindaco di Milano.
Pisapia aveva appena discusso la linea con il gruppo dirigente di Cp in un albergo, dove qualcuno aveva chiesto di rompere definitivamente con Bersani e soci. Invece è arrivato un comunicato in cui si legge che il progetto civico costruito da Leoluca Orlando intorno al rettore Fabrizio Micari è messo a rischio da partiti che «stanno giocando una competizione nazionale: da un lato fondata su uno schema di alleanze ambigue e innaturali rispetto al mondo progressista, e dall’altro basato sull’ennesima riproposizione di uno schema di testimonianza, seppur nobile, già fallito in passato». Dunque un invito a Renzi a lasciar perdere l’alleanza con Angelino Alfano, ma anche un appello a lasciare cadere la candidatura di Fava.
Altrimenti, dice Campo progressista, si rischia di fare cadere la Sicilia in mano al centrodestra. E per evitare questo scenario Pisapia invita «Micari e Fava ad aprire fin da subito un dialogo per costruire una piattaforma programmatica unitaria, realmente civica e credibile, non inquinata da ambiguità che nulla hanno a che fare con la storia del centrosinistra».
Una posizione che suona quasi come una rottura con Bersani e i suoi. Ci sono problemi evidenti. Ed è lo stesso Bersani che lo ammette in serata: «Il mio rapporto con Pisapia è tra il buono e l’ottimo. Poi dovremo chiarirci, vogliamo un centrosinistra pulito e unito. Se vuole una discontinuità ci siamo. Ma se vuole Alfano e compagni, c’è qualche problema, non per me, ma per la nostra gente».
Nel pomeriggio Pisapia aveva incontrato Roberto Speranza, uno dei leader di Mdp, per cercare di mantenere in vita canali di dialogo. Non vuole “strappare” con Mdp. E così la nota finale parla di «valutazioni diverse» sulle vicende siciliane, ma queste «non incidono sulla prosecuzione del percorso unitario nazionale per la costruzione di un nuovo centrosinistra in discontinuità con le attuali politiche del Pd».
Così “Insieme”, l’aggregazione fra Campo progressista e Mdp, non finisce in soffitta e si prende tempo per vedere cosa accadrà in Sicilia. Con la promessa che «continuerà ancora l’impegno comune non solo a livello nazionale, ma anche in tutte le altre regioni che andranno al voto nel 2018».
Nell’isola, intanto, il Pd incorona Micari candidato ufficiale del partito nella direzione dove si rende omaggio a Rosario Crocetta con un lungo applauso. Il governatore appoggerà il rettore con la sua lista Il Megafono.