Repubblica 5.9.17
Forza Nuova, le ronde con pugili e ultras
Nell’appello
di Fiore anche i tassisti: “Con noi le categorie più vicine al popolo,
passeggiate notturne per fermare furti e criminalità”. Il boxeur
Sanavia: “Schieriamoci contro chi stupra, ruba e spaccia ai danni degli
italiani”
di Alessandra Longo
ROMA. Tifosi delle
squadre di calcio, tassisti e pugili: sono le tre categorie cui Roberto
Fiore, capo supremo di Forza Nuova, reduce dalle polemiche sui manifesti
fascisti riesumati per gli stupri di Rimini, si rivolge in queste ore:
«Il vero salto di qualità della nuova resistenza italiana - spiega - è
proprio questo. Andare oltre la mobilitazione dei nostri militanti e far
scendere in campo altre categorie». In campo per cosa? Per vigilare i
quartieri delle città italiane considerati a rischio. Una vecchia
iniziativa di Forza Nuova, che si chiama, per non destare sospetti,
“Passeggiate per la sicurezza“, “un’azione militante concreta“, che è
pronta a ripartire questo fine settimana. E già c’è il primo pugile che
aderisce, nome e cognome. È Cristian Sanavia e chiama a raccolta i
colleghi: «Il mio appello è rivolto a tutti i pugili che come me hanno a
cuore la sicurezza delle nostre donne. Schieratevi in prima linea per
rendere sicure le strade dal marciume di delinquenti che stuprano,
rubano e spacciano ai danni degli italiani che li ospitano». La
situazione è satura, siamo in una condizione di guerra. Fate come me
partecipate alle Passeggiate!».
“Furti, violenze, criminalità,
risse, roghi tossici, macchine ad alta velocità. Se sei stanco di
assistere a tutto questo, unisciti a noi, senza paura“, si legge sul
sito del partito. E la novità è proprio l’appello a ultras, tassisti e
pugili. Scelti perché? Perché sanno menare? «No per quello bastiamo
noi», ironizza Fiore, che respinge la provocazione «politicamente
volgare». Scelti perché sono rappresentanti del “popolo“, attaccati alle
radici. «Gli ultras – dice Fiore – sono un esercito che ama la propria
gente; i tassisti, che voi di sinistra definite corporativi, cosa che
per noi è un valore, sono attaccati al territorio, sono una comunità
vigile». E poi i boxeur: «Sì, l’Italia è piena di palestre a noi vicine,
è uno sport popolare, molto italiano. E c’è già un pugile che ha
aderito alla chiamata…». Tutti a “passeggiare“ di notte,
“pacificamente“, per carità. Anche se, al caso, non si sa i tassisti, ma
certo ultras e picchiatori del ring sanno come si fa a neutralizzare il
“nemico“. Segmenti di “società civile” considerati più vicini ai
camerati. «Forze sane e consistenti – precisa Fiore il sovranista –
chiamate a impedire quello che sta succedendo in tutta Europa ovvero
l’islamizzazione delle nostre città e dei nostri quartieri».
Sul
sito web di Forza Nuova e su quello del Capo ovviamente “le passeggiate“
incontrano i gusti di chi legge. Anche se la speranza di alcuni è che
non siano noiose perlustrazioni con le torce nei rioni in decadenza ma
occasioni per riaffermare fisicamente le pulsioni identitarie della
razza autoctona. C’è chi scrive, aderendo all’iniziativa: «Riformiamo
gli squadristi ovunque, ma con i manganel-li! ». E chi si offende per
non essere stato convocato a difendere l’italianità: «Ci siamo anche
noi, i padri e le madri di famiglia».
Fiore ritiene che il momento
sia favorevole ad un’esplosione del «patriottismo duro e puro». Ma i
suoi simpatizzanti sono meno analitici e chiedono informazioni più
prosaiche: «Dove ci diamo appuntamento a Fondi?». Affiorano anche dubbi
sulle regole d’ingaggio: «I pugili vanno bene anche se sono della
famiglia dei Casamonica? (gli zingari re di Roma, ndr) e gli ultras
anche se diffidati? Sono preoccupato. Si finisce col fare una confusione
enorme e non si sa chi deve menare e chi deve essere menato...».