sabato 2 settembre 2017

Repubblica 2.9.17
Michele Emiliano.
Il governatore della Puglia “Nell’isola bisogna lavorare per unire il centrosinistra Errori sull’immigrazione: inseguiamo destra e 5 Stelle ”
“Renzi organizzi le primarie è il solo modo per salvarci Migranti? No limiti alle Ong”
Pisapia deve decidere se stare con il segretario del Pd o con D’Alema
di Giovanna Casadio

ROMA. «Do un consiglio a Renzi: facciamo le primarie in Sicilia. Sta sostenendo un candidato che non conosce, non ha scelto e ci porterà a perdere se imposto dall’alto». Michele Emiliano, il governatore della Puglia, è uno dei leader della minoranza dem. «Ma non spero in un flop di Renzi in Sicilia, perché in questo modo perdiamo tutti». E sui migranti, l’altro tema politico scottante insieme alle regionali siciliane, avverte: «Non si liscia il pelo alle paure, il governo deve promuovere flussi di migranti regolari».
Emiliano, non apprezza il modo in cui Renzi sta conducendo la partita siciliana?
«Non spetta a me prendere decisioni. Ma non capisco perché non facciamo le primarie in Sicilia, visto che non abbiamo un candidato così prevalente. Mandiamo in giro i militanti, coinvolgiamo i simpatizzanti. A Renzi do questo suggerimento: organizzi le primarie, e salvi anche se stesso. Perché imporre un candidato che divide il centrosinistra, dal momento che pezzi di sinistra non lo votano? Dobbiamo tenere insieme tutti invece, dalla sinistra al centro e provare a vincere».
A partire dal dialogo con Giuliano Pisapia?
«Pisapia deve decidere se stare con Renzi o con D’Alema. Io penso che una sinistra che si dibatte su questo dilemma è messa male».
Sull’immigrazione. Le Regioni vengono chiamate dal Viminale ad assumersi la responsabilità di gestire la fase 2 dell’accoglienza, la Puglia a che punto è?
«Noi abbiamo già finanziato alcuni comuni, Bari in testa, in connessione con i cosiddetti Sprar, i progetti di accoglienza appunto. E abbiamo condotto, fino a oggi in modo solitario, una battaglia contro il caporalato per l’integrazione dei lavoratori che vengono a lavorare in agricoltura. Fortunatamente qualche settimana fa il ministro Minniti ha nominato un commissario straordinario per la gestione della situazione nella provincia di Foggia e di questo lo ringrazio. In Puglia abbiamo creato delle “foresterie”. I braccianti stranieri potrebbero integrarsi facilmente perché da noi sono indispensabili. Sa cos’è importante? Uscire dal circuito degli hotspot dei centri di identificazione, dei campi per richiedenti asilo. Quel meccanismo deve diventare molto più veloce, altrimenti l’esasperazione cresce, si creano abusi e illegalità devastanti».
Lei che soluzione propone?
«Noi abbiamo in molti settori la necessità di lavoratori migranti. Il governo deve consentire il flusso regolare dei migranti. È come per le inondazioni, se l’acqua arriva tutta insieme distrugge. Se arriva in modo regolato si chiama irrigazione ».
L’intolleranza in Italia cresce fino al razzismo?
«Non siamo più capaci di posizioni razionali. Le strategie politiche si costruiscono sulla base dell’orientamento dell’opinione pubblica deciso tra piazza e media. Salvini l’ha capito e attacca anche papa Francesco che chiede di rafforzare il sistema dell’accoglienza. Ma lucra così dal punto di vista elettorale. E i 5Stelle lisciano il pelo all’insofferenza della gente. Dicono ai cittadini: state male? Colpa degli uomini neri. E la sinistra sta inseguendo la destra».
Quali sono gli errori?
«Ad esempio sostenere che vanno fermate le navi in mare. Come si fa a limitare l’attività delle Ong come vorrebbe il codice Minniti? Non si può, non lo dico solo io, anche il ministro Delrio. Da magistrato vorrei segnalare che se salvo una persona in mare a bordo di un gommone qualsiasi tipo di reato abbia commesso non sono perseguibile ».