sabato 2 settembre 2017

Repubblica 2.9.17
Sicilia, sondaggio dà l’allarme a sinistra
Per Ghisleri i candidati di centrodestra e M5S doppiano sia Micari sia Crocetta. Pisapia prepara il vertice con Mdp per mediare con il Pd: sul tavolo anche la proposta di resuscitare le primarie per arrivare a un candidato unitario

ROMA. Giuliano Pisapia torna a Milano e affronterà lunedì un primo chiarimento con i suoi di Campo progressista. Ma il giorno dopo a Roma lo attende il vertice spinoso con Pierluigi Bersani, Roberto Speranza e Massimo D’Alema, i leader di Mdp con i quali la distanza rischia di diventare ormai una frattura.
Sul tavolo il dossier-Sicilia che sta creando anche nel Pd un cortocircuito di contestazioni e “distinguo” sul candidato civico, il rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari, voluto soprattutto dal sindaco Leoluca Orlando per riproporre l’alleanza larga che risultò vincente alle amministrative ma che adesso non tiene più. I sondaggi sono univoci: il centrosinistra è messo malissimo nella partita per le regionali del 5 novembre in Sicilia. L’ultimo, commissionato da Forza Italia a “Euromedia Research”, la società di Alessandra Ghisleri, misura il consenso dei candidati e Nello Musumeci, su cui tutto il centrodestra punta, è in testa con un 34% incalzato dal candidato dei 5Stelle, Giancarlo Cancelleri (33%). Micari viene comunque doppiato da entrambi perché raccoglie solo il 16 per cento dei gradimenti. Claudio Fava, che Mdp e Sinistra vorrebbero mettere in campo, è dato al 9,5 per cento.
Per sbrogliare il nodo dei veti e cercare l’unità crescono gli appelli per le primarie. Rosario Crocetta, il governatore uscente - che nel sondaggi Ghisleri è dato al 18,4% se rappresentasse l’area del centrosinistra - lo ha già comunicato a Renzi nei giorni scorsi: «O primarie o io mi candido».
Ma ora a insistere per primarie potrebbe essere proprio il gruppo di Pisapia. Bruno Tabacci, che con Centro democratico aderisce a Campo progressista, ieri e oggi in Sicilia per una convention, ritiene «le primarie l’unico metodo ragionevole per uscire dalla impasse. Lo dirò a Giuliano. Trovo inoltre abbastanza incomprensibile che Micari si voglia sottrarre alle primarie. Perché? Ha vinto forse qualche concorso?».
I malumori crescono, l’unità del centrosinistra su cui Pisapia ripete di puntare, è lontana nel test siciliano giudicato una prova generale delle alleanze per le politiche. Alla festa del Fatto quotidiano in Versilia, è Bersani a mettere paletti e a rassicurare sul nuovo partito della sinistra con Pisapia: «Con Giuliano ci vediamo nei prossimi giorni, sono certo che la pensiamo allo stesso modo. La sinistra è in costruzione, non in frantumi, Alfano è altro». E sempre sulle regionali siciliane l’ex segretario dem ora leader dei demoprogressisti, invita al Pd a cambiare rotta: « Chiediamo che il Pd si renda disponibile alla discontinuità e a cercare candidature fuori dal suo recinto anche in Sicilia». E Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, rincara: «Se il Pd in Sicilia si allea con Alfano, allora credo che la candidatura di Fava sia interessante ». Il coordinatore dem, Lorenzo Guerini per ora rinvia ogni dubbio su Micari ai mittenti: «Micari garantisce discontinuità, è candidato autorevole», e rilancia su un listone unico con Pisapia e i centristi alle politiche. Gelo da Campo progressista. «A Pisapia una somma di sigle non interessa» replica Marco Furfaro, attaccando Fava: «Dice che Pisapia è evaporato? Casomai saranno evaporati loro».
(g. c.)