Repubblica 1.9.17
Cacciari: “Il dovere della sinistra è reagire a tutte le bugie della destra”
Ho apprezzato il video di Saviano, che ha smontato efficacemente le menzogne sull’immigrazione
Il filosofo: la linea non può essere tradurre in versione moderata le tesi della lega
di Alessandra Longo
ROMA.
Che cosa fa la sinistra di fronte all’esplosione di violenza verbale, a
certe pulsioni xenofobe, razziste della destra? Chiederlo a Massimo
Cacciari significa avere risposte tranchant (incluso un attacco a
Minniti) tipo questa: «Registro una deriva estremamente pericolosa. La
sinistra, chiamiamola così, non reagisce più alle menzogne degli
avversari. Anzi, semmai cerca comportamenti che possano soddisfare
costoro. E così non li fermerà, così perderemo le elezioni ».
Cacciari,
la questione immigrazione avanza come un incendio che divora ogni
ragionamento… «E’ vero. Siamo passati da una fase di comprensibile
timore di fronte all’evidente aggravarsi del problema, con un’Europa
impotente e il nuovo protagonismo della destra xenofoba ad una fase –
quella di adesso – in cui subiamo passivamente le palle che sparano
dall’altra parte. Non c’è reazione, tentativo di controbattere e
razionalizzare. Al contrario si cerca di tradurre in “moderatese” quello
che certa destra urla in modo forsennato».
Clima brutto.
«Prevalgono
parole di odio e violenza. Ed è tipico delle grandi crisi di regime. Le
orecchie si chiudono, l’ascolto diventa impossibile. Subentra la logica
dell’amico/nemico. La crisi non è più in mano di chi governa. Non
sottovaluto la situazione. Siamo in un’epoca di trasformazioni radicali
che generano paure e disagi. Dico però che la cosiddetta sinistra non fa
nulla per contrastare questo clima».
Cosa dovrebbe fare?
«Deve
cambiare la comunicazione, bisogna rappresentare la questione immigrati
in modo razionale, evidenziare i punti deboli nella gestione, i suoi
tempi lunghi, fornire dati economici, spiegare che non c’è un’invasione
che toglie il pane alla gente. C’è un fenomeno epocale che va governato,
con una grande progettualità, con i piani di aiuto ai Paesi di
provenienza, con l’Europa che si prende le sue responsabilità. Mi è
piaciuto il video di Saviano su Repubblica. Non amo sempre l’uomo ma in
questo caso ha smontato efficacemente le menzogne della destra, i luoghi
comuni. Non è una tragedia se Sesto San Giovanni dovrà accogliere 100
immigrati. La tragedia vera è di quei poveretti che vanno in mare e
vengono ricacciati nei lager della Libia. Si è rovesciata totalmente la
scala dei valori ».
Il ministro Minniti dice di aver temuto per la tenuta del sistema democratico nel momento di massima crisi migratoria.
«Ma
scherziamo. Se così fosse vorrebbe dire che l’attuale sistema
democratico è marcio e allora merita di finire! Non bisogna temere di
perdere voti e creare un clima parossistico. Così vince la destra.
Bisogna rappresentare bene la questione. La politica deve essere
razionale non è fatta per dire alla gente: “hai ragione”, non deve
ascoltare le domande e ripeterle. Deve dare risposte e indicare
prospettive».
Però bisogna anche rispettare il senso di inquietudine della collettività.
«Certo,
per questo serve una buona comunicazione della politica. Bisogna
smontare le menzogne che seminano il panico. La percezione di
insicurezza non è creata solo dal problema immigrazione. Siamo un Paese
con il 35 per cento di giovani disoccupati, con milioni di individui in
miseria, con il Meridione in mano alla criminalità organizzata. Se il
Pil fosse schizzato al 15 per cento, le reazioni della gente ai migranti
sarebbero molto diverse. Ma la realtà un’altra. E allora vince chi
grida di più».