sabato 16 settembre 2017

Repubblica 16.9.17
Stoccolma
La marcia nera che evoca Charlottesville
di Andrea Tarquini

IL COMPIANTO Stieg Larsson, oltre a regalarci la saga Millennium, fu sempre in prima linea per ricordare al Grande Nord e al mondo che anche dove meno te lo aspetteresti lo spettro del neonazismo si aggira vivo e minaccioso. Appunto sta accadendo nella civilissima Svezia. Dove gli ultrà dichiaratamente razzisti e antisemiti del Nordic resistance movement preparano per il 30 settembre una marcia nel centro di Göteborg, seconda città del paese e location di eccellenze quali Volvo o Hasselblad. È una sfida pericolosa, cui le autorità sembrano impreparate. Perché i neonazisti “vichinghi” vogliono sfilare per il centro, anche davanti alla sinagoga centrale di Göteborg. E perché il giorno del 30 settembre nel nostro calendario coincide con la festività ebraica dello Yom Kippur. Il rischio di incidenti e violenze insomma è preprogrammato. Si moltiplicano gli appelli alle autorità a ripensarci, ma finora sono rimasti inascoltati. Parlando a Sveriges Radio, l’emittente pubblica nazionale, si è mosso parlando per tutti gli intellettuali e i Vip democratici del paese Staffan Forssell, presidente dell’autorevole Kulturradet, il Consiglio nazionale delle Arti. Ma dalla polizia di Göteborg ha ricevuto una risposta che ha ritenuto deludente: «La libertà di espressione e manifestazione vale per tutti, anche per il Nordic resistance movement ». Peccato, cara Svezia, ce lo saremmo aspettati a Charlottesville ma non da te.