Repubblica 16.9.17
Un’ala “renziana” in casa Pisapia “Mai alle elezioni contro il Pd”
Ex Sel. Due senatori e i sindaci di Cagliari e Lecce escono allo scoperto: domani l’annuncio a Imola
ROMA.
«Il centrosinistra si fa con il Pd, senza se e senza ma». Una posizione
unitaria netta e senza ambiguità, che domani sarà formalizzata in un
dibattito alla Festa dell’Unità a Imola con il vicesegretario dem
Maurizio Martina. A farsene portabandiera quattro esponenti politici di
provenienza Sel e vicini a Giuliano Pisapia: i senatori Dario Stefàno e
Luciano Uras, assieme ai sindaci di Cagliari Massimo Zedda e di Lecce
Carlo Salvemini. Il quartetto sardo-pugliese – forte del sostegno di un
drappello di amministratori locali di varie regioni, dal Friuli Venezia
Giulia alla Campania - è l’apripista di una diversa concezione della
formula “Insieme”, il soggetto politico nato in piazza Santi Apostoli a
Roma dall’unione di Campo progressista e Mdp: «Insieme si, ma con il Pd
non contro», chiariscono. Perché «il progetto di Pisapia è nato per
aggregare, la manifestazione del primo luglio ha diviso».
Quella
degli “unionisti” di Cp è dunque una scelta di campo che parte da un
presupposto politico ineludibile: il centrosinistra senza il Pd non si
può fare. «Dall’altra parte ci sono le destre – avverte Stefàno - che
diventano sempre più estreme e xenofobe, e il populismo nella variante
grillina, quello delle soluzioni facili ai problemi complessi. La nostra
linea è coerente con le motivazioni con cui si pensò a Campo
Progressista ». Tre su tutte: «Il centrosinistra deve essere unito,
senza Pd non esiste, il segretario del Pd lo sceglie la sua comunità,
con straordinari processi di partecipazione democratica». Quindi, al
contrario dei bersaniani che non hanno risolto i postumi della
scissione, i “renziani” in casa Pisapia non mettono in discussione la
leadership di Matteo Renzi. «Il nostro interlocutore è il Pd, a partire
dal suo segretario», affermano. «Non ci interessa alimentare divisioni
all’interno di una comunità che vogliamo aiutare a crescere, soprattutto
sui temi che sono a noi molto cari: il lavoro, lo sviluppo sostenibile,
la lotta alle diseguaglianze ma anche il superamento delle disparità
tra Nord, Sud e Isole».
Per queste ragioni l’unica strada è
lavorare a fianco dei Democratici. Alle elezioni ci si va insieme con
l’obiettivo di sconfiggere le destre e governare il Paese, così come già
si amministrano tante città: «Il centrosinistra c’è ed è vivo nei
territori – sottolinea Stefàno – sono tante le esperienze preziose per
una proposta di governo nazionale più calibrata, come Cagliari, Lecce,
Milano». E Palermo, che per il manipolo di ex Sel è un modello per tutta
la Sicilia, nonostante le polemiche sulla candidatura di Fabrizio
Micari: «Ap non è la pietra dello scandalo – concludono i pontieri
dell’alleanza con il Pd – in ambito locale a volte è necessario creare
aggregazioni più ampie. Ci sorprende che, chi ha sostenuto la riconferma
a sindaco di Leoluca Orlando e suggeriva lo stesso modello di
centrosinistra unito anche per le regionali, alla fine si sia tirato
indietro».
(mo. rub.)