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la Cina è un mega schema Ponzi
Crescita | E se la seconda economia mondiale si reggesse su una truffa?
E se l’economia cinese fosse un gigantesco schema Ponzi destinato a un inevitabile collasso? A lanciare questa provocazione non è il solito liberista statunitense, ma un’editorialista del quotidiano di Hong Kong South China Morning Post, proprietà di Jack Ma, l’enfant prodige che con il gigante dell’e-commerce Alibaba è diventato uno dei tre uomini più ricchi della Repubblica popolare. Le argomentazioni sono più che condivisibili. L’esempio più calzante è quello della sovrapproduzione. Recentemente s’è fatto un gran parlare del tagliare l’acciaio in eccesso ma poi, poiché ridurlo significava rallentare drasticamente il tasso di crescita della seconda economia mondiale (e una disoccupazione in crescita), si è finito per continuare a finanziarne la produzione. Il capitalismo con caratteristiche cinesi lo permette. Sono aziende di stato sia le acciaierie, sia le banche che gli concedono prestiti. Una maggiore produzione d’acciaio poi, si traduce in nuove navi per trasportarlo e in nuovi ampliamenti dei porti destinati ad accoglierle. Che significa una ancora maggiore domanda di acciaio. Un circolo vizioso che destinato ad autoalimentarsi fino a quando, presto o tardi, non crollerà il sistema che lo ha generato. La ricostruzione non fa una piega, ma non prende in considerazione tutti gli elementi disponibili. Primo tra tutti l’importanza che riveste per il governo cinese la stabilità. Il tacito patto che lega la leadership comunista al suo popolo, è lo stesso che per millenni ha legato gli imperatori ai loro sudditi. Finché le condizioni materiali della popolazione sono stabili o con prospettive di crescita, le decisioni della classe dirigente di turno non vengono messe in discussione. Ma per un popolo che teme il caos più di qualunque disastro naturale, perché questo accada c’è bisogno di smettere di credere ai politici. Ma in uno stato che pensa che lo scopo primario dell’informazione sia quello di servire il Partito a seconda delle sue priorità, questo è molto difficile che accada. E allora l’economia cinese dovrebbe reggere. Perché si sa, l’ingrediente essenziale di qualsiasi schema Ponzi è la fiducia cieca nel fatto che possa continuare a funzionare. (cag)