La Stampa 24.9.17
“Una scelta obbligata
Al Sud non ci sono altre possibilità di lavoro”
Vincenzo
Siecola ha una laurea in ingegneria meccanica. Originario della
Calabria, si era trasferito a Varese per lavoro. «Ho iniziato a
insegnare per caso», racconta. Era il 2001, i genitori diventavano
anziani, non c’erano altri figli su cui contare, Vincenzo ha deciso di
tornare in Calabria.
«Ho provato a continuare a esercitare la
libera professione come ingegnere ma è stata dura, ho dovuto iniziare
anche a insegnare». Con la sua laurea insegna Scienze e tecnologie
meccaniche negli istituti tecnici. «Da quando ho iniziato non ho mai
smesso, ho sempre trovato un incarico. In realtà faccio il tappabuchi, a
volte mi assegnano incarichi per periodi abbastanza lunghi, altre per
pochi giorni». Quest’anno, ad esempio, per il momento ha ottenuto tre
ore in un istituto alberghiero».
Come vive? «Per fortuna non ho
famiglia. Sono a casa con i miei, ho poche spese. Tra un incarico come
ingegnere e le supplenze riesco a tirare avanti ma negli ultimi tempi la
crisi ha provocato un vero e proprio tracollo del settore edilizio nel
Sud, l’unico vero sbocco professionale per chi ha la mia laurea in
questa regione».
Quindi le speranze di Vincenzo Siecola si
concentrano tutte nella scuola. «Ho partecipato al concorso nel 2012 ma
ho dovuto rifiutare il posto che mi avevano assegnato perché avrei
dovuto trasferirmi a Trieste. Ho vinto anche l’ultimo concorso, ora mi
aspetto di avere l’assunzione. Ci sono tutti i numeri perché io diventi
di ruolo. Certo, si tratta di un bando regionale,quindi potrebbero
mandarmi ovunque in Calabria, ma mi va bene così. A questo punto questa
regione non può offrirmi altro nonostante la mia laurea in ingegneria e
le mie competenze».
[f. ama.]