venerdì 1 settembre 2017

La Stampa 1.9.17
I testimoni del raid punitivo:
«L’eritreo ferito da un 12enne»


 «Non ho lanciato i sassi contro quei bambini, ho solo fatto il gesto perché volevo che si allontanassero. Non cerco alcuna vendetta». A raccontarlo ai carabinieri Yacob M., l’eritreo di 40 anni, ferito alla schiena nel quartiere Tiburtino III a Roma. Gli investigatori, coordinati dal pm Alberto Galanti, nelle ultime ore hanno ascoltato diversi testimoni e alcuni di loro avrebbero raccontato che a colpire con un ferro appuntito l’eritreo - nell’ambito di quella che sembra essere stata una spedizione punitiva - non sarebbe stata la signora Pamela di 40 anni, o almeno non solo lei, ma «il ragazzo di 12 anni che la accompagnava»: ovvero il nipote. Hanno raccontato alcuni testimoni: «Subito dopo il ferimento dell’eritreo gli altri ospiti del centro hanno chiuso il cancello aspettando l’arrivo delle forze dell’ordine». Nessun sequestro dunque. Nelle prossime ore il pm delegherà un consulente per una perizia sul «tondino di ferro» trovato sul posto che dovrebbe essere l’arma del ferimento. Obbiettivo: trovare le impronte digitali dell’aggressore.