domenica 24 settembre 2017

Il Sole 24.9.17
Lettere dalla prigione: politica e saggezza
«Chi è benevolo non è portato alla vendetta, ma alla comprensione», scriveva Aristotele. E molti secoli dopo (1942) Gandhi: «Dobbiamo guardare in faccia il mondo con calma e occhi aperti, anche se gli occhi del mondo oggi sono iniettati di sangue». Per Martha C. Nussbaum, di cui sta per uscire per il Mulino Rabbia e perdono. La generosità come giustizia (pagg. 410, € 28), è una caratteristica dei grandi uomini quella di aver saputo reagire alle ingiustizie e alla violenza del mondo evitando l’odio, la rabbia, la vendetta, nella consapevolezza della loro inutilità. Il nostro vivere comune, e le istituzioni che lo informano, hanno bisogno di uno spirito di riconciliaizone e di una saggia ridefinizione di concetti come perdono, punizione, giustizia. Il che non significa che le ingiustizie non debbano essere contrastate. Anzi. Un’azione strategica e coraggiosa però «richiede intelligenza, autocontrollo, e generosità, una paziente e indefessa disposizione d’animo a vedere e cercare il bene più che a fissarsi ossessivamente sul male». All’analisi filosofica, Nussbaum unisce esempi concreti, come quello che vede protagonista, nello stralcio che qui proponiamo, il leader sudafricano Nelson Mandela. Le sue 250 Lettere dalla prigione, ora inedite, verranno pubblicate dal Saggiatore, che ne ha acquisito i diritti per l’edizione che uscirà in tutto il mondo nel luglio del 2018, in occasione del centenario della nascita. In molte di esse appare chiaro ciò che sostiene Nussbaum: quanto il temperamento del leader si sia costantemente ritemprato anche grazie alla lettura del filosofo-imperatore Marco Aurelio. (Ar.M.)