il manifesto 29.9.17
Mdp vota contro: «Pronti a bocciare la manovra»
Def
in Commissione al Senato. Bersani: noi siamo gente di governo, non
faremo arrivare la troika, ma il governo apra le orecchie e ascolti
anche le nostre proposte, non solo quelle di Alfano
di Massimo Franchi
Per
la prima volta Mdp vota fuori dalla maggioranza su un testo economico
fondamentale. E manda un segnale chiaro al governo in vista della
manovra: «O ci ascoltate o votiamo contro».
Ieri mattina in
commissione Lavoro del Senato si è materializzato quanto da tempo era
stato annunciato da vari esponenti del gruppo. Si discuteva la Nota di
aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) approvato
sabato dal consiglio dei ministri.
La senatrice di Mdp-Articolo 1
Maria Grazia Gatti ha votato contro, senza alcuna esitazione. «In
commissione c’è stata una buona discussione – ha spiegato la senatrice –
ma noi avevamo fatto delle osservazioni importanti sul tema del lavoro
che nel parere non sono state recepite. Pertanto ho deciso di votare
contro anche per il segnale che arriva dal governo di fare un Def in
assoluta continuazione con il precedente e cioè senza alcun
miglioramento soprattutto per quanto riguarda l’occupazione».
Il
Def è la base della manovra che sarà presentata a metà ottobre, ne
contiene tutti numeri sebbene non preveda alcuna misura precisa. Questo
però non toglie che anche le poste di bilancio confermino «il sentiero
stretto» sempre evocato da Pier Carlo Padoan e lascino intendere che il
governo non stanzierà che briciole per il capitolo pensioni –
fondamentale per i sindacati – e che concentrerà gli interventi sui
famosi sgravi alle imprese per l’assunzione dei giovani. Una misura già
criticata da Mpd.
«Si conferma il rischio che la legge di bilancio
sia in perfetta continuità con gli interventi degli ultimi anni con
tutti i limiti che abbiamo misurato finora – continua Gatti – . Le
proposte di Articolo 1-Mdp su lavoro e pensioni sono chiare – ribadisce –
contrastare la precarietà regolamentando tutte quelle forme di stage,
tirocini, che di fatto sono coperture di lavori non pagati o pagati
malissimo, regolare i contratti a termine per bloccarne il dilagare. Gli
annunciati incentivi alle assunzioni devono essere erogati solo a
fronte di un aumento netto dell’occupazione aziendale e bisogna
sanzionare le imprese che alla fine degli incentivi licenziano il
lavoratore. Bisogna congelare l’aumento dell’età pensionabile legata
alla aspettativa di vita e dare peso alla maternità delle donne». «Ma
queste richieste – aggiunge – che potrebbero davvero portare crescita e
occupazione nel paese non sono state ascoltate dimostrando ulteriormente
tutte quelle differenze che ormai ci sono tra noi e il Pd».
Il
voto della Gatti è stato orgogliosamente rivendicato in serata da
Pierluigi Bersani che ha inaugurato la festa nazionale di Mpd a Napoli.
«Noi siamo gente di governo, non faremo arrivare la troika, ma il
governo apra le orecchie e ascolti anche le nostre proposte, non solo
Alfano», ha avvertito.
Difficile però che Mdp mantenga il voto
contrario quando il Nadef arriverà in aula. Ancor più che
l’aggiornamento di bilancio sia a rischio bocciatura. «Ritengo che in
Senato ci sia la maturità per comprendere che l’assestamento di bilancio
è qualcosa che porta risorse e non credo affatto che ci possa essere un
problema sotto questo profilo. Ma vigilare non guasta mai», ha previsto
il presidente del Senato Pietro Grasso, ospite di Mdp a Napoli. «Altro
discorso – ha aggiunto Grasso – sarà poi ripartire queste risorse».
Esattamente quanto chiede Mdp: un incontro con Gentiloni e Padoan è
quello servirebbe a calmare gli animi. Nei prossimi giorni potrebbe
avvenire.