martedì 26 settembre 2017

il manifesto 26.9.17
Israele piace ai leader dell’AfD
Germania . La comunità ebraica tedesca li condanna e parla di "incubo" ma intanto i leader di Alternativa per la Germania esprimono apprezzamento per Israele e le sue politiche
di Michele Giorgio


Il premier Benyamin Netanyahu e il ministero degli esteri israeliano si sono congratulati con Angela Merkel ma hanno evitato di condannare l’ingresso dell’estrema nel Parlamento tedesco. Un silenzio che contrasta con la forte preoccupazione espressa dalla comunità ebraica in Germania per il successo elettorale di Alternativa per la Germania (AfD), un partito che guarda con simpatia al passato nazista e che Josef Schuster, presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, descrive come «una forza che promuove ideologie di estrema destra e istiga contro le minoranze». Charlotte Knobloch, leader della comunità ebraica di Monaco, parla di «un incubo che si è fatto realtà…È un cambiamento storico, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale l’estrema destra sarà presente con una rappresentanza significativa nel nostro Parlamento».
Nei prossimi giorni Netanyahu potrebbe allinearsi alle posizioni espresse dagli ebrei tedeschi. Ora però resta in silenzio. E qualcuno mette in relazione la decisione di tacere su questo inquietante sviluppo politico in Europa con l’appoggio – un vero e proprio “amore” scriveva ieri il quotidiano online Time of Israel – che la leadership dell’AfD esprime a Israele. Secondo un recente sondaggio, gran parte dei rappresentanti politici di questo partito manifestano grande apprezzamento per le politiche del pugno di ferro di Israele verso i palestinesi e il mondo islamico e si dicono favorevoli a misure volte a garantire la sicurezza dello Stato ebraico. Oltre a ciò, sempre secondo questo sondaggio, i leader dell’AfD insistono affinché i palestinesi riconoscano Israele quale Stato del popolo ebraico, respingono il riconoscimento unilaterale dello Stato di Palestina e insistono per stringere ulteriormente le relazioni tra Berlino e Tel Aviv.