il manifesto 14.9.17
Elezioni tedesche, un voto per la Linke contro la bancarotta della civiltà europea
Il
24 settembre si vota in Germania. Un voto di estrema importanza per le
sorti di quel Paese e per il futuro dell’Europa. La Germania ha avuto ed
avrà un grande peso nelle scelte politiche che l’Europa dovrà
affrontare.
In questi anni, purtroppo, questo peso è stato
esercitato a sostegno di politiche di austerità che hanno determinato un
aumento smisurato delle disuguaglianze e distrutto i sistemi di welfare
degli stati membri. Lo stesso processo di integrazione europea è oggi
messo in discussione dalle politiche ultraliberiste imposte dalle classi
dirigenti tedesche all’intera eurozona.
Le responsabilità di tale
disastro sono da ascriversi interamente alle forze politiche che hanno
sostenuto in questi anni il governo di Angela Merkel a partire dalla Spd
che ha dimostrato nei fatti di condividerne la ricetta economica e
finanche quella culturale.
E’ evidente come davanti ad un mondo
che sta rapidamente cambiando, segnato da forti spinte nazionaliste e
conflittuali la crisi profonda che sta attraversando l’Europa pone
enormi problemi anche sul fronte della stabilità.
Basti pensare
alle grandi sfide che l’Europa dovrà affrontare a partire da quella
migratoria, che sta mettendo a dura prova anche la tenuta morale delle
nostre società. Siamo davanti a quella che potremmo definire una vera e
propria bancarotta di civiltà in cui i diritti umani ed i valori
universali su cui si fondano le costituzioni europee vengono calpestati
per dare una risposta securitaria ad un disagio sociale generato dalla
crisi economica e dalla speculazione finanziaria avallata dai governi
europei con in testa quello tedesco.
In Germania solo la Linke ha
saputo tenere aperta un’altra prospettiva per il proprio Paese e per
l’Europa. Lo ha fatto con coerenza e con coraggio, come quando ha
sostenuto la candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della
Commissione Europea in controtendenza con le scelte sciagurate fatte
dalla Europa e dalla Germania nei confronti della Grecia.
La Linke
si batte per un’altra idea di società in Germania e in Europa. È per
questo che noi auspichiamo che la Linke possa avere nelle prossime
elezioni del 24 settembre una significativa affermazione restituendo a
tutta l’Europa una speranza di cambiamento.
Maurizio Acerbo, Fabio
Amato, Fausto Bertinotti, Giuseppe Caccia, Loris Caruso, Luciana
Castellina, Sergio Cofferati, Marco Consolo, Paolo Cento, Paolo Ciofi,
Elisa Corridoni, Celeste Costantino, Angelo d’Orsi, Peppe De Cristoforo,
Elettra Deiana, Loredana De Petris, Laura Di Lucia Coletti, Piero Di
Siena, Anna Falcone, Roberta Fantozzi, Stefano Fassina, Paolo Ferrero,
Enrico Flamini, Eleonora Forenza, Nicola Fratoianni, Stefano Galieni,
Marco Gelmini, Alfonso Gianni, Claudio Grassi, Susanna Kuby, Cathy La
Torre, Laura Lauri, Guido Liguori, Ezio Locatelli, Curzio Maltese,
Giorgio Marasa’, Giulio Marcon, Loredana Marino, Lorenzo Marsili,
Graziella Mascia, Giovanni Mazzetti, Sandro Medici, Lidia Menapace,
Tomaso Montanari, Roberto Morea, Roberto Musacchio, Fabio Mussi, Paola
Natalicchio, Erasmo Palazzotto, Luigi Pandolfi, Gabriele Pastrello,
Tonino Perna, Alessia Petraglia, Riccardo Petrella, Elisabetta
Piccolotti, Claudia Pratelli, Sara Prestianni, Michele Prospero, Andrea
Ranieri, Claudio Riccio, Rosa Rinaldi, Marco Revelli, Giulia Rodano,
Antonia Romano, Giovanni Russo Spena, Bia Sarasini, Enzo Scandurra,
Raffele Tecce, Massimo Torelli, Vincenzo Vita