il manifesto 13.9.17
Arrestato l’avvocato dei Regeni. Ma Gentiloni insiste sulla linea «morbida»
di Eleonora Martini
È
stato arrestato dalla polizia egiziana, l’avvocato Ibrahim Metwaly
Hegazy, collaboratore dei legali della famiglia di Giulio Regeni,
scomparso domenica scorsa nell’aeroporto internazionale del Cairo mentre
si accingeva a prendere l’aereo per Ginevra dove era atteso dal Gruppo
di lavoro sulle sparizioni forzate dell’Onu.
Mentre il ministero
dell’Interno egiziano si trincerava dietro i «no comment» e «nessuna
informazione» sul caso, la Commissione egiziana per i diritti e la
libertà (Ercf) ha fatto sapere che dopo tante ricerche l’avvocato Hegazy
è stato rintracciato perché è comparso davanti a un magistrato di
sicurezza del Cairo in stato di arresto.
Al momento di andare in
stampa non abbiamo informazioni su quali siano le accuse formali anche
se le autorità egiziane avevano già oscurato il sito dell’Ercf dove
l’ong aveva pubblicato l’ultimo rapporto sulle sparizioni forzate in
Egitto, considerato dal governo di Al Sisi «pieno di calunnie».
L’avvocato Hegazy, il cui figlio era scomparso nel 2013, era stato
inviato a Ginevra dall’Ercf per parlare dell’omicidio di Giulio Regeni e
dei tanti desaparecidos egiziani.
Eppure il presidente del
consiglio italiano Paolo Gentiloni sembra non essersi accorto di nulla,
visto che, ascoltato ieri per due ore dal Copasir, ha solo ripetuto: «La
ricerca della verità sulla morte di Regeni è un dovere di Stato»,
giustificando ancora l’invio dell’ambasciatore italiano Cantini al Cairo
come un’azione che «aiuta la ricerca della verità».
Una posizione
ben condivisa dal presidente del Copasir, Giacomo Stucchi (Lega), che
cerca di spostare l’attenzione sulle «valutazioni» da fare «anche
sull’Università di Cambridge».
L’ambasciatore Cantini, che si
prepara ad insediarsi domani al Cairo, è stato ricevuto ieri dal
presidente del Senato, Pietro Grasso, con tanto di raccomandazioni sulla
« delicatezza del compito che gli è stato assegnato». L’agenda degli
interessi comuni ai due Paesi comunque la redigerà domani il ministro
Alfano che incontrerà il suo collega egiziano Sameh Shoukry a Londra, a
margine di una riunione ministeriale sulla Libia.