mercoledì 6 settembre 2017

Il Fatto 6.9.17
L’ultima occasione per la Rai di tenersi Milena Gabanelli
Oggi si decide. L’ex conduttrice di Report - che doveva gestire la testata digitale - respingerà la finta offerta del dg Mario Orfeo
di Gianluca Roselli

Non sono pochi i dossier aperti sul tavolo del direttore generale della Rai Mario Orfeo alla ripresa della stagione televisiva. A partire da Bruno Vespa, il cui contratto non è stato ancora rinnovato e non si sa se Porta a Porta potrà andare in onda la prossima settimana.
Poi c’è il caso di Milena Gabanelli, col rischio concreto che la giornalista, stufa di essere tenuta in stand by, giri i tacchi e se ne vada. Infine, l’eterna questione Fazio.
Ma partiamo da Gabanelli. Nel pomeriggio di oggi il direttore generale e l’ex conduttrice di Report si vedranno per chiarire una volta per tutte la questione del sito web. Breve riassunto delle puntate precedenti: lo scorso febbraio l’ex dg, Antonio Campo Dall’Orto, chiama Gabanelli per affidarle la direzione del nuovo sito web della Rai, che si chiamerà Rai24.it.
La giornalista si mette al lavoro, forma una redazione che al completo prevede 88 redattori, crea anche una sezione specifica sul Data Journalism e, dopo circa tre mesi, è pronta a partire. Il via libera, però, non arriva. Nel frattempo Campo Dall’Orto, sempre più debole, è costretto ad andarsene e arriva Orfeo, mentre presidente resta Monica Maggioni. E secondo i boatos di Viale Mazzini sarebbe proprio lei a boicottare il progetto. Due i principali problemi: la creazione di una nuova testata (per ora Gabanelli è assunta come vicedirettore di Rainews) e il fatto che il nuovo portale web debba essere inquadrato all’interno del piano complessivo dell’informazione.
Piano che, dopo la bocciatura di quello di Carlo Verdelli, è di là da venire: Orfeo ha ventilato dicembre come data di presentazione, ma non vi è alcuna certezza. Così Gabanelli e alcuni membri del Cda hanno chiesto che il sito web potesse essere stralciato dal piano in modo da viaggiare su una corsia preferenziale e partire subito.
Ma così non sarà. “Ho chiesto a Milena di sviluppare e rilanciare subito il portale di Rainews.it, potenziato da nuove risorse e dalla struttura dedicata al Data Journalism”, ha detto Orfeo in un’intervista di fine agosto a Repubblica. Parole che hanno il sapore di un’offerta di serie B rispetto al progetto originario, che prevedeva la nascita di una testata nuova di zecca sotto la sua direzione. Se l’offerta di Orfeo rimarrà questa, è altamente probabile che la giornalista, stufa di stare in panchina, dica di no. “Gabanelli deve partire subito, non può più restare in stand by, lo farò di nuovo presente in Cda”, afferma Carlo Freccero. Questa mattina, infatti, al settimo piano di Viale Mazzini è previsto un consiglio di amministrazione per chiudere tutti i tasselli del contratto con Fabio Fazio, in particolare quello con Officina, la società del conduttore e di Magnolia che produrrà Che tempo che fa. E proprio riguardo al programma di Fazio ieri si è venuto a sapere che a fine agosto, con una lettera inviata alla presidente Maggioni, l’Anac di Raffaele Cantone ha chiesto alla Rai tutta la documentazione relativa al contratto. L’Autorità ha reso noto di aver aperto un’istruttoria esigendo una serie di chiarimenti su tutte le voci del contratto e le variazioni rispetto allo scorso anno. “La Rai deve esibire questa lettera. E mi chiedo: è opportuno aver già fissato la partenza del programma quando su Fazio stanno indagando Corte dei Conti e Anac?”, si chiede il deputato dem Michele Anzaldi.
Infine, il caso Vespa. Sempre nell’intervista agostana Orfeo aveva fatto trasparire l’intenzione di tenere in Rai il giornalista (“vogliamo festeggiare insieme i suoi 50 anni di carriera in azienda”) a fronte di un piccolo sacrificio da parte sua (“Bruno sa perfettamente che sono cambiati i tempi e ognuno di noi ha fatto delle rinunce”). Dopo una settimana (il contratto è scaduto il 31 agosto), però, ancora nulla di fatto. Se da una parte a Viale Mazzini si dà quasi per scontato il rinnovo, dall’altra pare che non vi siano ancora state concrete aperture da parte del conduttore di Porta a Porta sulla possibilità di ridurre il suo compenso. Che, per la cronaca, si aggira intorno al milione e 800 mila euro l’anno. “Se Vespa fa intrattenimento, motivo per cui il suo onorario sfonda il tetto dei 240 mila euro, allora non dovrà occuparsi di politica durante la prossima campagna elettorale”, attacca Carlo Freccero. La questione, però, va chiusa in fretta, perché il ritorno in onda di Porta a Porta è previsto per martedì prossimo, 12 settembre, su Rai1.